06: Apollo e Dafne

Titolo dell'opera: Apollo e Dafne

Autore: Anonimo mosaicista del II sec. d.C.

Datazione: II sec. d.C.

Collocazione: Roma, Museo Nazionale Romano (proveniente da Marino)

Committenza:

Tipologia: mosaico

Tecnica:

Soggetto principale: Dafne e Apollo

Soggetto secondario:

Personaggi: Apollo, Dafne

Attributi: arco (Apollo); rami di alloro (Dafne) 

Contesto: campestre (?)

Precedenti:

Derivazioni:

Immagini:

Bibliografia:  Müller V., Die typen der Daphne-Darstellung, in «Mitteilungen des deutschen archäologischen Instituts», 44, 1929, fig. 4; Giraud Y., La fable de Daphné. Essai sur un type de métamorphose végétale dans la littérature et dans les arts jusqu'à la fin du XVII° siècle, Droz, Ginevra 1969, p. 77; Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae, Zurigo-Monaco 1986, III, 1, pp. 345-346, cat. n. 15       

Annotazioni redazionali: Si tratta di un interessante mosaico realizzato in ambito romano, che rispetto alle pitture murali del I secolo d.C. evidenzia un’evoluzione in direzione di una maggiore aderenza al racconto delle fonti, in quanto viene qui mostrata compiutamente la metamorfosi di Dafne, mentre precedentemente gli artisti non si erano mai addentrati in un’accurata descrizione della trasformazione in albero della ninfa.Sulla sinistra si riconosce Apollo, di cui viene resa la muscolatura maschile per mezzo di tessere musive bianche, che sopraggiunge, ed è quindi in movimento, verso destra. Qui, leggermente arretrata, è raffigurata Dafne, ancora con il corpo di donna, reso ben evidente attraverso le tessere musive bianche, e tuttavia con i piedi già trasformati in radici conficcate nel terreno, e rami d’alloro che le spuntano dalle mani, sulla testa, e lungo il corpo. Apollo non riesce neanche in questo caso ad afferrare la sua amata con la mano destra sollevata, ormai Dafne è già alloro. 

                                                                         Elisa Saviani