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Sec. I d.C.

APOLLODORO, Biblioteca, III, 5, 2

Testo tratto da: Apollodoro, I miti greci, a cura di Scarpi P., traduzione di Ciani M. G., Fondazione Lorenzo Valla, Milano 1996

Dioniso attraversò la Tracia e tutta l’India, dove innalzò delle colonne, e giunse a Tebe dove costrinse le donne ad abbandonare le loro case per celebrare i riti bacchici sul Citerone. Penteo, il figlio che Agave aveva generato a Echione e che da Cadmo aveva ereditato il regno, cercava di impedire che ciò avvenisse: si recò sul Citerone per spiare le Baccanti e fu fatto a pezzi da sua madre, Agave, che, in preda alla follia, lo aveva scambiato per una belva feroce. Dopo aver dimostrato ai Tebani la sua natura divina, Dioniso si recò ad Argo e, poichè anche qui non volevano onorarlo, fece impazzire le donne: esse andavano sui monti con i loro figli lattanti e ne divoravano le carni.