Sec. I d.C.
OVIDIO, Ibis, 531-532
Testo tratto da: Della Corte F. – Fasce S., a cura di, Opere di Ovidio Publio Nasone, Utet, Torino, 1986
Che tu possa, lacerato dalle mani dei tuoi, essere gettato in una foresta, come a pezzi fu gettato a Tebe colui che aveva per nonno un serpente.