Titolo dell'opera: Pasiphae, Dedalo e Icaro
Autore:
Datazione: fine II secolo d.C./inizio III secolo d.C.
Collocazione: Zeugma, Seleucia (Turchia)
Committenza:
Tipologia: decorazione parietale
Tecnica: mosaico
Soggetto principale: Dedalo consegna la vacca lignea a Pasiphae
Soggetto secondario:
Personaggi: Dedalo, Icaro, Pasiphae, altre figure
Attributi: vacca lignea (Pasiphae); strumenti da artigiano (Dedalo)
Contesto:
Precedenti: scenaall’aperto nei pressi di un palazzo
Derivazioni:
Bibliografia: Abadie-Reynal C., Ergec R., Gaborit J., Leriche P., Deux sites condamnés dans la vallée de l’Euphrate, Séleucie-Zeugma et Apamée, in “Archéologia”, mars 1998, pp. 28-39; Kennedy D., The twins towns of Zeugma on the Euphrates: rescue work and historical studies, in “Journal of Roman Archaeology”, Supplementary series, 27, Portsmouth (RI) 1998.
Annotazioni redazionali: Nel 1995 viene avviata una campagna archeologica franco-turca nella valle dell’Eufrate; le ricognizioni archeologiche sono state eseguite in poco tempo a causa della diga che ha colmato nel 2000 tutta la zona. L’antica città di Zeugma, fondata da uno dei generali di Alessandro Magno sulla Via della Seta, e poi centro importante dell’Impero Romano, riuniva le due città gemelle sulla sponda dell’Eufrate: Seleucia sulla riva destra e Apamea nella pianura di fronte. Le ricerche archeologiche avevano l’obiettivo di ricostruire la struttura della città e la storia della sua urbanizzazione. La scoperta più sensazionale è avvenuta pochi giorni prima dell’inondazione delle acque; all’interno delle rovine di una ricca dimora romana, furono rinvenuti e messi in salvo mille metri quadri di affreschi murali e mosaici. Il pavimento con rappresentato il mito di Pasiphae rivela l’ottima qualità del lavoro musivo per la finezza delle tessere e la varietà dei colori, nonché per il realismo delle architetture e dei personaggi rappresentati. Come già ricordato in precedenza, il mito di Pasiphae non è narrato da Ovidio bensì da Apollodoro (Pasfc01). Pasiphae è qui rappresentata seduta con accanto la testa della vacca lignea che utilizzerà nell’accoppiamento con il toro. Dedalo è raffigurato sulla sinistra: barbuto, indossa la tunica tipica degli artigiani e tiene in mano gli strumenti da lavoro. All’estrema sinistra è presente un ragazzo giovane imberbe intento in un lavoro, che potrebbe essere identificato in Icaro. La velocità delle ricognizioni archeologiche e il poco tempo passato dalla scoperta giustificano la scarsità di fonti e studi sull’argomento.
Daphne Piras