29: Dedalo e Icaro

Titolo dell'opera: Caduta di Icaro

Autore: Bernardino Campi

Datazione: 1582-84

Collocazione: Sabbioneta, Palazzo del Giardino, Sala dei Miti, volta

Committenza: Vespasiano Gonzaga (1531-1591)

Tipologia: pittura murale

Tecnica: affresco

Soggetto principale: caduta di Icaro

Soggetto secondario:

Personaggi: Dedalo, Icaro, Sole

Attributi: ali (Dedalo e Icaro), carro (Sole)

Contesto: all’aperto

Precedenti:

Derivazioni:

Immagini: http://www.stidy.com/Viaggi/Luoghi/Sabbioneta/SabbionetaPicts/pages/sabbioneta_014.html

Bibliografia: Buzzi T., I Palazzi Ducali di Sabbioneta. II, Il Palazzo del Giardino, in Dedalo, IX, 1928, pp. 221-252; Forster K.W., From “Rocca” to “Civitas”: Urban planning at Sabbioneta, in L’Arte, 5, 1969, pp. 5-40; Di Giampaolo M., Bernardino Campi a Sabbioneta e un ipotesi per Carlo Urbino, in Antichità viva, XIV n. 3, 1975, pp. 30-38; Pensa F., Il gusto dell’Antico in Sabbioneta, in Libri e Documenti, 2, 1983, pp. 34-64; Calzona L., Sabbioneta – Palazzo del Giardino, in L’arte delle Metamorfosi, Decorazioni mitologiche del Cinquecento, a cura di Cieri Via C., Lithos, Roma 2003, pp. 319-321.

Annotazioni redazionali: Sabbioneta, antico borgo medioevale, venne completamente ricostruita dal duca Vespasiano Gonzaga a partire dal 1554 fino alla morte del duca stesso. Il Palazzo del Giardino venne costruito tra il 1577 e il 1588 come villa suburbana dedicata all’otium, sull’esempio di Palazzo Te a Mantova. La campagna decorativa inizia nel 1582 e viene affidata a Bernardino Campi e Fornaretto Mantovano, lavorano nel Palazzo molti altri artisti tra cui Alberto ed Andrea Cavalli, Francesco, Vincenzo e Pietro Martire Pesenti. Nella Sala dei Miti le pareti sopra lo zoccolo presentano una fascia decorata affrescata con putti e aquile reggenti stemmi e festoni. Sopra a questa fascia, una cornice in stucco delimita la parte superiore dalla parete che presenta dieci catini che originariamente dovevano ospitare altrettanti busti antichi alternati ad affreschi con raffigurazioni di motti e simboli gonzagheschi. La volta a padiglione della Sala è divisa in cinque scomparti, uno rettangolare e quattro ovali. Al centro è rappresentato il mito di Fillira amata da Saturno sotto le sembianze di un cavallo bianco, i quattro ovali rappresentano i miti di Icaro, Aracne (Cfr. scheda opera relativa), Fetonte e Mersia. I miti rappresentati negli ovali suggeriscono un programma iconografico che segue le punizioni inflitte a coloro che peccano di superbia e tracotanza, si è ipotizzato che potessero essere degli ammonimenti a coloro che sfidavano il potere politico e quindi Vespasiano Gonzaga. Il pannello dedicato a Dedalo e Icaro vede rappresentato il momento in cui Icaro cade e Dedalo si volta indietro. Sulla destra è presente il carro del Sole, causa dello scioglimento delle ali di Icaro.

Daphne Piras