45: Meleagro

Autore: Paul Rubens

Datazione: 1635 ca.

Collocazione: Monaco, Alte Pinakothek

Committenza:

Tipologia: dipinto (199x153)

Tecnica: olio su tela

Soggetto principale: Meleagro dono ad Atalanta la testa del cinghiale calidonio

Personaggi: Meleagro, Atalanta, Eros, Furia

Attributi: testa del cinghiale calidonio (Meleagro)

Contesto: scena all’aperto

Precedenti:

Derivazioni:

Immagini: http://www.liverpoolmuseums.org.uk/picture-of-month/displaypicture.asp?venue=2&id=6

Bibliografia: Held J. S., Rubens, Garzanti, Milano 1963, Jaffé M., Rubens, catalogo completo, Traduzione di germano Mulazzani, Rizzoli, Milano 1989

Annotazioni redazionali: La tela dipinta interamente da Rubens nelle figure, nel cane e nello sfondo ha avuto poi, da parte di altri artisti, un aumento successivo, delle dimensioni originali nella larghezza, che divenne di 302 cm. Trasportato a Parigi nel 1800, il quadro fece ritorno alla sede odierna quindici anni dopo. Nel 1910 le aggiunte sono state ripiegate intorno al telaio, permettendo così di eliminare le parti non originali. Di questa opera esisteva un bozzetto originale di 56,5x45 cm, ora perduto, ma noto attraverso un’antica copia conservata al Rheinisches Landesmuseum di Bonn, che proviene dal principe Augusto di Prussia e via via, attraverso successivi passaggi, arrivata nel 1943 a Herman Göring e poi, nel 1945, ad Hitler. Altre copie antiche sono segnalate a Milano, a New York e a Parigi. Rappresenta la scena del dono della testa del cinghiale calidonio e individua il momento molto intimo, in cui il dono rappresenta l’espressione tangibile dell’intenso amore che i due provano fra loro. Sulla destra Meleagro si protende verso Atalanta, ponendole un braccio intorno alle spalle in atteggiamento di protezione. E’ nudo come nell’iconografia tradizionale, ma la clamide gli avvolge il corpo muscoloso e porta i calzari ai piedi. Sulla sinistra Atalanta, vestita solo in parte, protende il braccio destro verso la testa dell’animale posto in mezzo fra i due, e piega il braccio sinistro verso il petto, in un atteggiamento di dubbio nei confronti di questo dono significativo. Più in basso, vicino alla faretra e all’arco appoggiati ormai inutili per terra,  un cane, a sinistra, si slancia verso Atalanta in gesto partecipe ed affettuoso, mentre al centro Eros, visto di spalle, è sollecito e si protende tra i due giovani a simboleggiare il loro amore. Tutta la scena appare idillica e serena e sembra quasi conclusa in questi personaggi, ma alle spalle di Meleagro appare inquietante la raffigurazione della Furia fra le nubi, che domina con atteggiamento deciso e minaccioso i due protagonisti, ad indicare con chiarezza che questo avvenimento sarà il presupposto della tragica fine della loro storia. Per Rubens questo tema personificava l’invidia, come scritto nella stampa di W. Paneels, in considerazione alla reazione che dimostreranno gli zii di Meleagro. In questa opera tarda, Rubens riprende un tema già trattata nel 1614-15, ugualmente ispirato all’episodio della caccia di Meleagro. La tela si trova al Metropolitan Museum of Art di New York (olio su tavola 133,4x106,7). I personaggi sono qui più in primo piano, con un maggior risalto delle figure e della testa del cinghiale.

Giulia Masone