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Libro: Ars adeo latet arte sua. Riflessioni sull'intertestualità ovidiana

Il volume consta di sette contributi sulle Metamorfosi di Ovidio raccolti durante una conferenza tenuta a Palermo nel gennaio del 2003. La questione dell'intertestualità nell’opera ovidiana non appare con evidenza in tutti i saggi, ma in particolare solo negli ultimi quattro, mentre nei primi tre si tratta in maniera più generale della narratività dell’opera.

Elenco dei contributi contenuti nel testo:
Paolo Esposito, I segnali della metamorfosi
Luciano Landolfi, "Posse loqui eripitur” (Ov. Met. 2, 438). Perdita di parola, perdita d'identità nelle Metamorfosi
Paolo Monella, "Deriguit malis” (Ov. Met. 6, 303). Litomorfosi e antropomorfosi nell'epos ovidiano
Sergio Casali, L'errore di Anchise e altre correzioni ovidiane all'Eneide
Alfredo Casamento, "Tutius est igitur fictis contendere verbis” (Ov. Met. 13, 9). Aiace, Ulisse e i pathê dell'oratore
Valentina Chinnici, "Fit lapis et servat serpentis imagine saxum” (Ov. Met. 12, 23). Ovidio tra Omero e Cicerone
Marianna Patti, "Agnoscis Ceyca, miserrima coniunx?” (Ov. Met. 11, 658). Il sogno di Alcione come tributo normativo all'epos

Landolfi L. - Monella P., Ars adeo latet arte sua. Riflessioni sull'intertestualità ovidiana, Flaccovio, Palermo 2003, pp. 161, 15 euro
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