
Titolo dell’opera: Polifemo e Galatea
Autore: Giovanni Francesco Romanelli
Datazione: 1635
Collocazione: Roma, Galleria Pallavicini
Committenza:
Tipologia: dipinto
Tecnica: olio su tela (25,4 x 76,7 cm.)
Soggetto principale: Polifemo
Soggetto secondario: Galatea
Personaggi: Polifemo, Galatea, tritone
Attributi: manto, conchiglia carro (Galatea), occhio, zampogna (Polifemo)
Contesto: paesaggio marino
Precedenti:
Derivazione:
Immagini:
Bibliografia: Zeri F., La Galleria Pallavicini, Sansoni, Firenze 1959; Cieri Via C., Immagini degli Dei, Leonardo Arte, catalogo mostra di Lecce, 1996; Fagiolo dell’Arco M., Pietro da Cortona e i “cortoneschi”, Gimignani, Romanelli, Baldi, il Borgognone, Ferri, Skira, Milano 2001, pp. 111–124.
Annotazioni redazionali: Nella parte sinistra del dipinto è rappresentato Polifemo sdraiato su una roccia, con il braccio destro piegato e sotto le mani la zampogna, mentre ammira il passaggio di Galatea in mare. Il viso rappresentato di profilo mette in evidenza l’unico occhio, segno caratteristico del suo essere mostruoso. Galatea è rappresentata frontale, seduta sulla sua conchiglia carro. La mano sinistra è sollevata in aria e trattiene il manto nel quale è avvolta; manto che il vento solleva e trasforma in vela per la sua imbarcazione.
Marisa Libertino