Titolo dell’opera: Aci e Galatea
Autore: Nicolas Poussin
Datazione: 1627 – 1630
Collocazione: Dublino, National Gallery of Art (inv. 2842)
Committenza:
Tipologia: disegno (h.181 x l. 258 cm.)
Tecnica: penna, inchiostro bruno e lumeggiatura ad acquarello
Soggetto principale: Galatea
Soggetto secondario: Aci, Polifemo
Personaggi: Galatea, Aci, Polifemo, tritoni, nereidi, amorini
Attributi: manto, conchiglia carro (Galatea), corona (Aci), bastone, zampogna (Polifemo)
Contesto: paesaggio marino
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini:
Bibliografia: Blunt A., The Paintings of Nicolas Poussin. A Critical Catalogue, Londres 1966, 2 vol., n. 128 ; Wild D., Nicolas Poussin, Zurich 1980, 2 vol. n. 37 ; Rosenberg P., Nicolas Poussin 1594 – 1665, Catalogue raisonné des dessins, Leonardo Editore, Milano 1994.
Annotazioni redazionali: La particolarità di questo disegno è data dalla lumeggiatura ad acquarello, tanto da far supporre a Pierre Rosenberg l’ipotesi di un disegno abbandonato da Poussin e lumeggiato in seguito da altra mano. Galatea è in piedi sulla conchiglia, tra le mani ha il manto gonfiato dal vento, il viso è rivolto verso destra in direzione di Aci che è nascosto tra le rocce. Intorno alla ninfa sono raffigurati gruppi di tritoni e nereidi che giocano nelle acque, dietro il carro conchiglia un tritone suona una buccina sulla groppa di un ippocampo, davanti amorini cavalcano delfini. In fondo, sopra una montagna è rappresentato Polifemo sdraiato che ammira il passaggio di Galatea e del suo corteo marino, mentre suona la zampogna. Il soggetto del disegno sembra corrispondere con quello del dipinto conservato a Dublino, soprattutto se si confrontano i gruppi sulla destra del disegno con quelli raffigurati sulla destra del dipinto. In particolare le due coppie di tritoni-nereidi e il tritone seduto sopra un ippocampo che suona una buccina sono molto simili. Mancano tuttavia nel disegno i putti all’estrema destra del dipinto, mentre i personaggi di sinistra sono totalmente trasformati; nel disegno Aci e Galatea devono ancora incontrarsi e si guardano da lontano, rispetto al dipinto in cui sono già abbracciati; inoltre il ruolo accordato a Polifemo nel disegno risulta più discreto.
Marisa Libertino