Titolo dell’opera: Galatea
Autore: Francesco Albani
Datazione: 1609
Collocazione: Palazzo Bassano di Sutri
Committenza: Vincenzo Giustiniani
Tipologia: affresco
Tecnica:
Soggetto principale: Galatea
Soggetto secondario: nereidi, tritone, amorini
Personaggi: Galatea, nereidi, tritone, amorini
Attributi: manto (Galatea), buccina (tritone)
Contesto: paesaggio marino
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini:
Bibliografia: Bolognini Amorini A., Vite dei pittori ed artefici Bolognesi, Tipografia Governatori, Bologna 1843; Brugnoli M. V., Gli affreschi dell’Albani e del Domenichino nel palazzo di Bassano di Sutri, “Bollettino d’ Arte”, XLII, 1957, pp. 266–277; Milantoni G., Francesco Albani, in La scuola dei Carracci, i seguaci di Annibale e Agostino, Artioli, Modena 1995, pp. 39–48; Calzona L., Bassano di Sutri – Palazzo Anguillara – Giustiniani in L’Arte delle Metamorfosi, Decorazioni mitologiche nel Cinquecento, a cura di Cieri Via C., Lithos, Roma 2003, pp. 142–145.
Annotazioni redazionali: E’ lo storico Bolognini Amorini che parla degli affreschi dell’Albani nel palazzo di Bassano di Sutri: “In Bassano, quindici leghe fuori di Roma, dipinse a fresco l’Albani una volta di una galleria, prendendo per soggetto la caduta di Fetonte, e rappresentando in basso l’Oceano con Nettuno, e Galatea che fugge” (Bolognini Amorini). Galatea è raffigurata di spalle seduta sopra un comodo cuscino, poggiato sul dorso di un delfino. Il viso impaurito è rivolto verso lo spettatore, mentre cerca rifugio con il suo corteo di tritoni e nereidi dopo la caduta di Fetonte. Sopra il capo di Galatea due amorini sorreggono il manto che il vento gonfia e trasforma in vela per velocizzare la fuga nei più riposti antri marini. Un tritone davanti al corteo suona una buccina per richiamare tutti gli abitanti del mare.
Marisa Libertino