Titolo dell’opera: storia di Aci, Galatea e Polifemo
Autore: Annibale Carracci
Datazione: 1597 – 1600
Collocazione: Roma, Palazzo Farnese, Galleria
Committenza: Odoardo Farnese
Tipologia: dipinto murario
Tecnica: affresco
Soggetto principale: Polifemo suona un canto d'amore per Galatea; Polifemo uccide Aci
Soggetto secondario:
Personaggi: Polifemo, Galatea, nereidi, Aci
Attributi: manto, conchiglia (Galatea); occhio, zampogna, bastone (Polifemo)
Contesto: promontorio sul mare
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini:
Bibliografia: Martin Rupert J., The Farnese Gallery, Princeton 1965; Battisti E.-Calvesi M.-Fagiolo dell’Arco M. M.-Salerno L., Amore carnale e divino sulla galleria dei Carracci, 1966, pp. 298-304; Bernini D., Annibale Carracci e i Fasti di Alessandro Farnese, in Bollettino dell’Arte, s. V, LIII, 1968, 2–3, pp.84–92; Chappel M., An Interpretation of Agostino Carracci’s “Galatea” in the Farnese Gallery, in “Studies in Iconography”, 2, 1976, pp. 41-65; Bellori G. P., Vite dé Pittori, scultori et architetti, a cura di Borea E., Einaudi, Torino 1976; Malafarina G., L’opera completa di Annibale Carracci, Classici dell’arte Rizzoli, Milano 1976; Dempsey C., Annibal Carrache au Palais Farnèse, in Le Palais Farnèse, Ecole Francaise de Rome, I, I, Roma 1981, pp. 294 ss.; Briganti G., Gli amori degli dei, nuove indagini sulla galleria Farnese, Edizioni dell’Elefante, Roma 1987; Robertson C., Ars Vincit omnia: The Farnese Galery and Cinquecento Ideas about art, in MEFRA, 102, 1990, 1, p. 20; The Oxford guide to classical mythology in the arts 1500-1990, University Press, Oxford 1993; Zapperi R., Eros e Controriforma, Preistoria della Galleria Farnese, Bollato Boringhieri, Torino 1994; Hochmann M., Palazzo Farnese a Roma, in AA. VV., Casa Farnese, Caprarola, Roma, Piacenza, Parma, Piacenza 1994, pp. 77–80; Pirondini M., Annibale Carracci, in La scuola dei Carracci, i seguaci di Annibale e Agostino, Artioli, Modena 1995, pp. 9–13; Ginzburg Carignani S., Annibale Carracci a Roma. Gli affreschi di Palazzo Farnese, Donzelli, Roma 2000.
Annotazioni redazionali: I due affreschi raffiguranti la storia di Aci, Polifemo e Galatea, sono situati all’interno della Galleria di Palazzo Farnese. Nelle sue ricerche Giuliano Briganti ha scoperto all’altezza della porta principale tre date: 1598, 1599, e 16 Maggio 1600. La prima data segna l’inizio dei lavori di decorazione nella galleria, la seconda si riferisce al soggiorno romano di Agostino Carracci, chiamato da Annibale in suo aiuto. La terza, quella del 16 Maggio del 1600, segna la ripresa dei lavori, dopo che erano stati interrotti nel 1599 per volontà di Odoardo Farnese che voleva continuare i lavori del salone, dove sperava di ricevere il papa.Quest’ultima data è significativa dal momento che dieci giorni prima, il 7 Maggio del 1600 era stato celebrato il matrimonio tra Ranuccio Farnese e Margherita Aldrobandini, per cui era comprensibile che nel palazzo venissero ripresi i lavori. A questo punto è utile ricordare una quarta data apposta in numeri romani MDC, sotto il Polifemo e Galatea che costituisce il termine ante quem per il completamento della volta, quando si poteva prevedere che i lavori sarebbero stati completati nel corso del 1600. Le due scene con la storia di Polifemo, occupano i lati corti della Galleria e sono le sole all’interno della volta a poter essere considerate in coppia. Si parla in entrambi i casi di quadri riportati, perché l’affresco viene a sostituire il quadro e viene fornito di pesanti cornici, sovrapposte materialmente alla struttura architettonica. Nell’affresco con Polifemo e Galatea, il gigante occupa la parte sinistra del riquadro. Seduto su un promontorio si sostiene con il gomito e appoggia la gamba sul suo bastone. E’ descritto il momento in cui, sollevata la bocca dalla zampogna contempla con l’unico occhio il suo amore, appunto Galatea che sembra essere indifferente al suo canto al contrario della nereide che le sta accanto che invece lo guarda a bocca aperta, piena di stupore. Bellori che nelle Vite dè pittori, scultori et architetti moderni del 1672 ci dà una attenta descrizione dei soggetti mitologici che si trovano nella galleria, per quanto riguarda questa Nereide cosi scrive “..la quale solleva la fronte verso Polifemo, esprimendo il piacere del canto” (Bellori). Nel secondo affresco che rappresenta Polifemo e Aci, l’atmosfera è notevolmente cambiata, la dolcezza di Polifemo si è trasformata in gelosia e in rabbia che ha come conseguenza la morte di Aci.
Marisa Libertino