14: Aci, Galatea e Polifemo

Titolo dell’opera: Galatea e Polifemo

Autore:

Datazione: 200 d.C.

Collocazione: Cordoba, Alcazar de Los Reyes Cristianos

Committenza:

Tipologia: mosaico (182 x 182 cm)

Tecnica: tasselli multicolori abbastanza grandi, uno circa 5 mm.

Soggetto principale: Polifemo e Galatea

Soggetto secondario:

Personaggi: Polifemo e Galatea

Attributi: manto, bracciali, collane (Galatea), occhio, bastone, zampogna (Polifemo)

Contesto: paesaggio campestre

Precedenti:

Derivazioni:

Immagini: http://www.theoi.com/Gallery/Z42.1.html

Bibliografia: Blanco Frejeiro A., Polyfemo y Galatea, vol. XXXII, 1959, n. 99-100, pp. 174–177.

Annotazioni redazionali: Il comune di Cordoba, nell’eseguire dei lavori nella piazza della Corredera, scopre un importante insieme di mosaici. Il mosaico racchiude due figure entro un sfondo paesaggistico: a sinistra c’è Galatea, sulla destra Polifemo. Galatea è raffigurata di tre quarti, seduta sopra il dorso di un mostro marino sulla superficie mossa del mare. Il braccio destro è poggiato sulla groppa dell’animale per mantenersi in equilibrio, quello sinistro è piegato in avanti per raccogliere un largo boccolo dei capelli bagnati. Il viso è piccolo ed incorniciato da boccoli. Lo studioso Blanco Frejeiro osserva che la figura di Galatea non si basa su un modello classico di nereide, ma pensa piuttosto che l’autore di questo mosaico abbia utilizzato come modello l’immagine diretta di una fanciulla andalusa. Il mostro su cui galoppa Galatea ha la testa di un lupo, il corpo invece è un misto tra un ippocampo e un serpente, infine la coda è quella di un cetaceo. L’animale guarda verso Polifemo, mostrando minacciosi denti bianchi. Il Ciclope, seduto su una roccia è visto di scorcio, ha le gambe coperte da una pelle di leopardo. Il braccio sinistro impugna il bastone a cui è legata la zampogna. I corpi dei personaggi sono isolati da tasselli bianchi, il paesaggio dietro loro si riduce a due picchi di montagna, con in mezzo fogliame.

Marisa Libertino