
Titolo dell’opera: Galatea e Polifemo
Autore: Ignoto della metà del I sec. a. C.- seconda metà del I sec. d. C.
Datazione: metà del I sec. a. C. – seconda metà del I sec. d. C.
Collocazione: Napoli, Museo Nazionale, da (Ercolano)
Committenza:
Tipologia: dipinto murale
Tecnica: affresco II – IV stile pompeiano
Soggetto principale: Polifemo
Soggetto secondario: Galatea e una donna
Personaggi: Polifemo, Galatea, donna
Attributi: bastone (Polifemo), chitone (Galatea)
Contesto: giardino
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini:
Bibliografia: Reinach S., Essais sur la mytologie figurée et l’histoire profane dans la peinture italienne de la renaissance, in « Revue archéologique », 1, 1915, p. 172, n. 2; Lexikon iconographicum mythologiae Classicae, Artemis Verlag Zurich und Munchen 1990, vol. V.
Annotazioni redazionali: Polifemo rappresentato in primo piano è seduto su una roccia. Con un atteggiamento pensieroso porta la mano al mento e guarda alla sua destra verso due donne in piedi davanti a lui. Polifemo dopo aver corteggiato Galatea aspetta una risposta, infatti tra Galatea e Polifemo c’è uno scambio di sguardi. In mezzo a loro una donna parla, come si può evincere dalla gestualità, rivolta a Galatea che ha una pianta in mano. Sembra convincere Galatea ad accettare l’amore di Polifemo, indicando con la mano destra il gigante seduto. Questo dipinto murale riprende la tradizione testuale che fa capo a Properzio, ripresa anche da Nonno di Panopoli secondo la quale Galatea accetta l’amore di Polifemo.
Marisa Libertino