Galfc12

29 – 19 a. C.

 

VIRGILIO, Bucolica 9

 

Meri: Ho ritegni simili ai tuoi, o Licida, e rifletto tacito tra me e me: non è da ingegni da poco il canto, se io non sono stretto nel rammentarlo: "vieni, o Galatea. Ma che svago è nell’onde? Io qui t’aspetto, qui brilla primavera e il suolo in sé ha fiori persino presso le correnti, e qui un albero candido s’allea alla caverna, e insinuano i sarmenti la trama d’una pergola. Su, vieni, lascia alla spiaggia i fluttui violenti".