Titolo dell’opera: Il giudizio di Mida
Autore: Peter Paul Rubens (1577 – 1640)
Datazione: 1637
Collocazione: Bruxelles, Museé des Beaux-Arts
Committenza: Filippo IV di Spagna
Tipologia: bozzetto
Tecnica: olio su tavola (26,5 x 38 cm)
Soggetto principale: Tmolo incorona Apollo, Mida preferisce Pan
Soggetto secondario:
Personaggi: Apollo, Pan, Mida, Tmolo
Attributi: lira (Apollo); flauto (Pan); orecchie d’asino (Mida); corona di foglie di quercia, bastone (Tmolo)
Contesto: scena all’aperto
Precedenti:
Derivazioni: Jacob Jordaens, Contesa musicale tra Apollo e Pan, 1637, olio su tela, Madrid, Museo del Prado (Cfr. scheda opera 28)
Bibliografia: Jaffè M., Esquisses inédites de Rubens pour la Torre della Parada, in “Revue du Louvre”,14, 1964, pp. 313-322; Alpers S., The decoration of the Torre de la Parada, in Corpus rubenianum Ludwig Burchard, vol. IX, Arcade press, Bruxelles 1971, pp. 218-234; Jaffè M., Rubens: catalogo completo, Rizzoli, Milano 1989, pp. 314, 316, 318; D’Hulst R.-A., De Poorter N., Vandenven M., Jacob Jordaens (1593-1678) Tableaux et tapisseries Catalogue, Koninklijk Museum Voor Schone Kunsten, Anversa 1993, pp. 173-175
Annotazioni redazionali: Tra il 1535 e il 1536 il re di Spagna Filippo IV commissionò a Juan Gomez de Mora la Torre de la Parada, letteralmente la Torre della sosta: un padiglione di caccia costruito sulla cima di una collina distante dieci miglia da Madrid. La decorazione del padiglione fu affidata a Rubens, che qui realizzò l’ultimo importante ciclo della sua carriera che comprendeva 63 dipinti di soggetto mitologico tratti dalle Metamorfosi di Ovidio che egli doveva conoscere bene come testimoniato dalla fedeltà dei dipinti alla versione ovidiana; Rubens eseguì tutti i bozzetti, ma dipinse solo quindici tele affidando le altre opere di grande formato ai suoi collaboratori quali Jacob Jordaens, Cornelis de Vos ed Erasmus Quellinus. Benché il lavoro fosse stato commissionato da Filippo IV, i dettagli relativi all’esecuzione furono concordati da Rubens e dal cardinale Ferdinando, governatore dei Paesi Bassi e fratello cadetto del re. Nel 1710, durante la Guerra di Successione spagnola, la torre venne saccheggiata dalle truppe austriache del granduca Carlo e ci fu la perdita di alcune opere; successivamente, nel 1734, un incendio nel Castello Reale del Buen Retiro di Madrid causò la perdita di altre tele. Fortunatamente i bozzetti ad olio realizzati da Rubens e terminati dai suoi allievi si sono salvati: sono 59 tra bozzetti e dipinti. L’opera finale (Cfr. scheda opera 28) non si discosta molto dal bozzetto, realizzato ad olio, perché, come si può notare, Rubens delinea nei minimi particolari, persino nei colori, i personaggi; solo il paesaggio è lasciato ai suoi collaboratori. In un’unica scena egli racchiude il senso di tutta la vicenda: l’esecuzione di Apollo risulta la migliore, e infatti il monte Tmolo lo sta incoronando, il re frigio invece preferisce la musica di Pan così sul suo capo appaiono subito due orecchie d’asino, simbolo della stoltezza usata nel dare il proprio giudizio.
Enrica Arduini