Titolo dell’opera: Mida, con le orecchie d’asino, giudica la contesa tra Apollo e Pan
Autore:
Datazione: 1450 - 1475
Collocazione: L’Aia, Koninklijke Bibliotheek, manoscritto dell’Epistre d’Othea di Christine de Pisan, Ms. 74 G 27 28v
Committenza:
Tipologia: illustrazione
Tecnica: miniatura (0,6 x 0,9 cm)
Soggetto principale: Mida ascolta l’esecuzione di Pan e Apollo
Soggetto secondario:
Personaggi: Apollo, Pan, Mida
Attributi: lira (Apollo); flauto (Pan); orecchie d’asino, corona (Mida)
Contesto: ambiente interno
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini: collecties.meermanno.nl/handschriften/showillu
Bibliografia: Campbell, P.G.C., L'Epître d'Othea. Etude sur les sources de Christine de Pisan, Paris 1924; Mombello G., Per un'edizione critica dell'“Epistre Othea" di Christine de Pizan, in “Studi francesi”, 8, 1964, pp. 401-417; Carrara E., Mitologia antica in un trattato didattico-allegorico della fine del Medioevo: l’Epistre d’Othea di Christine de Pizan, in “Prospettiva”, 66, 1966 (aprile), pp. 67-83; Mombello G., La tradizione manoscritta dell’ "Epistre Othea" di Christine de Pizan. Prolegomeni all' edizione del testo, in “Memorie dell’Accademia delle Scienze di Torino. Classe di Scienze Morali, Storiche, e Filologiche”, Torino 1967; Parusa G. (a cura di), Christine de Pizan, Epître Othea, Droz, Genève 1999, pp. 297-299
Annotazioni redazionali: Il manoscritto dell’Epitre d’Othea di Christine de Pizan deve essere considerato come un manuale di virtù che il cavaliere Ettore, al quale è dedicato, deve seguire; i racconti sono tratti da due opere precedenti: l’Ovide Moralisé e l’Ovidus Moralizatus di Pietro Bercorio che non sono altro che moralizzazioni delle Metamorfosi di Ovidio. I cento racconti di questa edizione sono decorati con 98 miniature di autore ignoto; l’opera è custodita presso la Koninklijke Bibliotheek dell’Aja dal 1830 e probabilmente proveniva dalla Orange-Naasau Collection di Dillenburg. La miniatura qui considerata rappresenta in un’unica scena due momenti distinti del mito della contesa musicale tra Apollo e Pan: come si può ben vedere, le due divinità ancora stanno completando la propria esecuzione, Mida che è il giudice ascolta assorto le note suonate da Pan ma sulla sua testa già compaiono le orecchie d’asino che Apollo gli procurerà come punizione dell’errato giudizio solo alla fine della contesa. I tre personaggi presentano un abbigliamento tipico medievale, quindi come per i racconti anche per le illustrazioni c’è l’attualizzazione, l’adeguamento ai costumi dell’epoca.
Enrica Arduini