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Giovanni Bonsignori, Ovidio Methamorphoseos vulgare, Venezia 1497, XI, capp. XVI-XVII

 

De Dedalione

[…] Et la cagion dela sua mutacion fu questa eli havea una sua figliola chiamata Chione: la quale era molto piu bella che nullaltra intanto che essendo ella de anni.xiiii. achade per caso che Phebo e Mercurio passaron e videro quella giovine et subito di liei fuoron inamorati Apollo penso di lassa passar el tempo fine ala note et puoi andare egiacer con liei. Ma Mercurio non volse aspettare et ando aliei per pigliar de liei amore et come fo gionto si la toco con la vergola et subito la donna fo contenta et ingravidola: venuta la nocte vene Apollo elquale per andar aliei si converti in ucello et puoi torno in propria forma egiaque con liei et similmente la ingravido. Essendo venuti li.viiii. mesi ela partorì doi figlioli lo primo che prima fo generato have nome Antolyco e fo bello parlatore come el padre et ingenioso a ogni fato et facea parer lo negro per lo bianco. Si come fano coloro che sono eloquenti: laltro figliolo che la partori ingenerato di Phebo fo chiamato Philemon: elquale fo solene maistro in canto et fo optimo sonatore di citera ede altri instrumenti si come el padre. Vedendose la donna tanto bella che era piaciuta ali dei et havea partorito di loro doi figlioli tanto virtuosi et vedendose figliola de Dedalion et nepote de lo dio Lucifero per questo la insuperbì tanto che la se tenia piu bella che la dea Diana.

 

 

De la morte de Chione

Diana vedendo la donna tanto insuperbita disse contra la donna da poi chio non ti posso piacer in la belleza almeno io te piacero ne lopre et aperto larco filigito una saeta mozoli la lengua per laqual ferita subito cade morta: alhora il padre comincio afrenaticare: et si se volea ucider se instesso. Dice Ceyx io el consolava quanto che potea ecio non giovava et quando la figliola se ardea per far polvere nel modo antico: lo padre se volea gitar sopra el foco, ma fo tenuto poi comincio ad scorere […] tanto corse che ando nel monte di Parnaso e gitose in terra ma Apollo hebe misericordia di lui e silo sostene nel aere et si lo converti in questo ucello che tu vedi cioè in sparaviero.

 

 

La alegoria de lo sparviero

Questo Dedalion de cui Ovidio parla fo figliolo de lo re Lucifero e fratello de lo re Ceyx signor e re di Tracia: questo Dedalion havea una figliola molto bella la quale dice che fo ingravidata da Mercurio si da Apollo. Vero fo che ella giaque con uno valoroso giovine decui la fece doi figlioli in un portado luno fo molto bello parlatore epoi se dice che gli fo figliolo de Mercurio laltro fu sotilissimo in musica e in suono distrumenti. Percio se dice che gli fo figliolo de Apollo: costei se reputava molto gloriosa per la natione e perli figlioli di tanto valore et ancho perche era molto amata dal padre: per laqualcosa dice che Diana li taglio la lengua e ucisela: cio se intende che vene la morte e spense quella superbia si come fa di ciascuna persona: et alhora e moza la lengua: et quando perde la potentia di parlare: la e pertanto se dice chela fuo morta da Diana. Perche Diana era dea de la castita. Costei havia peccato contro lacastita: et pero fermata da Diana. […] Moralmente esponendo potemo intendere tanto a dir in vulgare greco Dedalion quanto che philosopho che se convertisse in sparviero non importa altro che non lo sparviero e ucello molto savio e proveduto. […] Cio vole dire che alcuna volta per lo seno molto e per la molta eloquentia a si fe occide: cioe per lo molto studio di legere: dove in che la lengua se affatica: et dice che giaque con lei Mercurio e Apollo: questo vol dire per la sapientia e per la eloquentia: et queste doe vertu se intende li doi figlioli nati di lei si come e dito.