64: Venere e Adone

Titolo dell’opera: Venere e Adone

Autore: Ferdinand Bol (1616-1680)

Datazione: 1658

Collocazione: Orleans, Musee des beaux-arts

Committenza:

Tipologia: dipinto

Tecnica: olio su tela (112 x 90 cm)

Soggetto principale: Venere incorona Adone

Soggetto secondario:

Personaggi: Venere, Adone, Amore

Attributi: cani da caccia (Adone); colombe (Venere)

Contesto: scena all’aperto

Precedenti:

Derivazioni:

Immagini:

Bibliografia: Blankert A., Ferdinand Bol,Rembrandt’s pupil, Davaco, Doornspijc 1982

Annotazioni redazionali: Questo dipinto di Ferdinand Bol è una delle cinque versioni di questo stesso soggetto realizzate dall’artista (Amsterdam, scheda opera 62; Graz, scheda opera 63), ed è praticamente identico alla versione conservata in una collezione privata in Germania; raffigura Venere nell’atto di incoronare Adone con una corona di fiori. Adone è disteso supino sulle gambe della dea, i due sono all’ombra di un pioppo come narra il testo ovidiano (Adofc06). Rispetto agli altri dipinti di Bol del medesimo tema, è preponderante l’elemento paesaggistico mentre i personaggi raffigurati sono in proporzione di più modeste dimensioni. Alla sinistra della dea sono raffigurate le colombe simbolo di Venere, che rappresentano l’unico elemento per cui si differenzia questo quadro con quello conservato in Germania: in quest’ultimo infatti è visibile soltanto una colomba. Rispetto a questo, inoltre, il dipinto tedesco è meno rifinito nel paesaggio sulla sinistra. La composizione di questo dipinto si rifà al Rinaldo e Armida di Van Dyck, conservato al Louvre: in entrambi i casi, l’uomo è disteso con la testa e le spalle sulle gambe dell’amata. Sicuramente Bol prese ad esempio il quadro di Van Dyck, che si trovava dal 1632 nella collezione della Casa degli, dove poté vederlo. Sulla destra è raffigurato Amore che cavalca uno dei cani di Adone, segno che in questo momento dell’episodio nell’eroe prevale l’amore sul desiderio di andare a caccia.

Francesca Bove