63: Venere e Adone

Titolo dell’opera: Venere e Adone

Autore: Ferdinand Bol (1616-1680)

Datazione: 1656-58

Collocazione: Graz, Landesmuseum Joanneum, Alte Galerie

Committenza:

Tipologia: dipinto

Tecnica: olio su tela (115,5 x 133 cm)

Soggetto principale: Adone si congeda da Venere

Soggetto secondario:

Personaggi: Venere, Adone, Amore, cani

Attributi: cani da caccia, lancia (Adone); carro trainato dai cigni (Venere); arco, faretra, frecce (Amore)

Contesto: scena all’aperto

Precedenti:

Derivazioni:

Immagini:

Bibliografia: Blankert A., Ferdinand Bol,Rembrandt’s pupil, Davaco,Doornspijc 1982

Annotazioni redazionali: Questo dipinto di Ferdinand Bol, conservato a Graz e datato approssimativamente attorno al 1656-8, rappresenta una delle cinque versioni del mito di Venere e Adone realizzate dall’autore; le altre sono conservate ad Amsterdam (Cfr. scheda opera 62), ad Orleans (Cfr. scheda opera 64), in una collezione privata in Germania e al Bass Museum di Miami Beach. Nel 1903 il catalogo del museo lo attribuiva a A. Cabanel. Fu Hofstede de Groot a riconoscerlo come un tardo lavoro di Bol. Il dipinto fu definitivamente attribuito a Bol nel catalogo del 1923 da W. Suida. In questo dipinto è raffigurato il momento in cui Adone si congeda da Venere, ma rispetto alle altre versioni appare più dinamico perché l’eroe è già nell’atto di allontanarsi dalla dea e le volta le spalle mentre tiene nella mano sinistra la lancia e il laccio con cui tiene uno dei suoi tre cani (gli altri due sono raffigurati in basso a destra). Venere e Amore cercano di trattenerlo fisicamente, l’una afferrandolo per un braccio, l’altro per le vesti. Ai piedi di Amore i suoi attributi, arco frecce e faretra, mentre sulla sinistra del quadro è raffigurato il carro di Venere trainato da cigni a prefigurare la conclusione dell’episodio tragico.

Francesca Bove