55: Venere e Adone

Titolo dell’opera: Venere e Adone

Autore: Nicolas Poussin (1594-1665)

Datazione: 1627-1628

Collocazione: Fort Worth, Kimbell Art Museum

Committenza:

Tipologia: dipinto

Tecnica: olio su tela (98,5 x 134,6 cm)

Soggetto principale: Venere e Adone sdraiati sotto un albero

Soggetto secondario:

Personaggi: Venere, Adone, amorini

Attributi: lancia, cane, corno da caccia (Adone); colombe, carro trainato da cigni, amorini (Venere)

Contesto: scena all’aperto

Precedenti: Nicolas Poussin, Venere e Adone, disegno a penna, Londra, British Museum (Cfr. scheda opera 54); Nicolas Poussin, Venere e Adone, disegno a penna, Chicago, The Art Institute; Nicolas Poussin, Venere e Adone, disegno a penna, Dusseldorf, Kunstmuseum

Derivazioni:

Immagini:

Bibliografia: Rosenberg P., Prat L.-A., Nicolas Poussin 1594- 1665. Catalogue raisonnè des dessins, Edizioni Leonardo, Milano 1994, tomo I, pp. 7, 860-861, 910-911; Pepper S., Poussin’s “Venus et Adonis”: an autograph work restored, in “The Burlington Magazine”, vol. CXXVII, 1985, 982-993, pp. 372-374  

Annotazioni redazionali: La scena qui rappresentata è narrata da Ovidio ai versi 555-559 (Adofc06); il momento è quello in cui Venere, avendo invitato Adone a stendersi all’ombra di un pioppo, inizia a narrare la storia di Atalanta e Ippomene per spiegare al giovane il motivo per il quale non deve cacciare i leoni e le altre belve feroci. Intorno giocano degli amorini, simbolo della passione amorosa, mentre in primo piano uno di essi dorme; questo motivo del putto dormiente, al cui fianco è adagiata una torcia, può essere ricollegato all’iconografia funeraria romana del III secolo: egli simboleggerebbe il sonno eterno, quindi la futura morte del giovane Adone. Esistono diversi disegni riferibili a questo dipinto, in particolare, dal confronto con il disegno preparatorio conservato al British Museum dal 1824 (Cfr. scheda opera 54), si può ipotizzare che il dipinto in questione sia stato tagliato sulla destra, dal momento che le zampe anteriori del cane da caccia, presenti nel disegno, non sono visibili nell’opera finale. Altri due disegni sono conservati all’Art Institute di Chicago (dal 1922) e al Kunstmuseum Dusseldorf (dal 1932). Stephen Pepper propone una datazione tra la metà del 1627 e la fine del 1628, basandosi sul confronto con l’opera di Guido Reni La Carità del Metrpolitan Museum di New York, dalla quale Poussin riprenderebbe il motivo del putto dormiente.

Enrica Arduini