Titolo dell’opera: Venere e Adone
Autore: Tiziano Vecellio (1480-1576)
Datazione: 1560
Collocazione: New York, Metropolitan Museum
Committenza:
Tipologia: dipinto
Tecnica: olio su tela (122 x 135 cm)
Soggetto principale: partenza di Adone per la caccia
Soggetto secondario:
Personaggi: Venere, Adone, Amore, figura in cielo, cinghiale
Attributi: frecce, faretra, arco (Amore); asta, corno da caccia, cani (Adone); colomba (Venere)
Contesto: paesaggio boschivo
Precedenti:
Derivazioni: Venere e Adone, Washington, Metropolitan Museum, 1560 ca. (http://www.nga.gov/cgi-bin/pimage?1226+0+0+gg23)
Immagini: http://www.metmuseum.org/toah/hd/tita/hob_49.7.16.htm
Bibliografia: Panofsky E., Tiziano. Problemi di iconologia, Marsilio, Venezia 1969, pp. 151-174; Rosand D., Titian and the “bed of Polyclitus”, in “The Burligton Magazine”, 117, n. 865, 1972, pp. 242-245; Rosand D., Tiziano. “L’arte più potente della natura”, Electa Gallimard, Milano 1975, pp. 103-105; Gentili A., Da Tiziano a Tiziano: mito e allegoria nella cultura veneziana del Cinquecento, Feltrinelli, Milano 1980, pp. 110-117; Fehl P., Beauty and the historian of art: reflections on Titian’s Venus and Adonis, in Problemi di metodo: condizioni di esistenza di una storia dell’arte, a cura di Vayer L., Editrice Clueb, Bologna 1982, pp. 185-195; Brock M., Titian et Veronese: Adonis à l’epreuve de Venus, in Andromede ou le heros a l’epreuve de la beautè, a cura di Siguret F., Laframboise A., Klincksiek, Parigi 1996, pp. 223-253; Sutherland B.D., A subtle allusion in Titian’s “Venus and Adonis” paintings, in “Venezia Cinquecento”, 9, 1999, n. 17, pp. 37-52; Hosono K., Venere e Adone di Tiziano: la scelta del soggetto e le sue fonti, in “Venezia Cinquecento”, 13, 2003, n. 26, pp. 111-162
Annotazioni redazionali: questa versione di Venere e Adone è da annoverare nel secondo gruppo detto B (Panofsky, 1969), o Gruppo Farnese (Brock, 1996). Questa seconda dicitura deriva da un precedente scomparso eseguito per Ottavio Farnese (Rosand, 1972). Rispetto alla tela del Prado (Cfr. scheda opera 22) si possono notare alcuni cambiamenti iconografici: la presenza di soli due cani nella muta di Adone, un arcobaleno sullo sfondo, una luce soprannaturale a sostituire la figura divina in alto a destra, e la presenza di una colomba, attributo di Venere, stretta da un Amore spaurito tra gli alberi; questi, non più inattivo e dormiente, sottolinea la frustrazione della dea per la partenza dell’amato (Gentili, 1980).
Giorgio Fichera