
Titolo dell’opera: Morte di Adone
Autore:
Datazione: seconda metà I sec. d.C.
Collocazione: Pompei, Casa di Adone ferito
Committenza:
Tipologia: pittura parietale
Tecnica: affresco (decorazione IV stile)
Soggetto principale: morte di Adone
Soggetto secondario:
Personaggi: Adone, Afrodite, Amorini, dea locale, figure femminili e figure maschili
Attributi:
Contesto: scena d’interno
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini:
Bibliografia: Atallah W., Adonis dans la letterature et l’art grecs, C. Klincksieck, Parigi 1966, pp. 105-112; Felletti Maj B.M., ad vocem “Adone”, in Enciclopedia dell’arte antica, vol. I, Rizzoli, Milano 1984 p. 70; Servasi-Soyez B., ad vocem “Adonis”, in Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae, Verlag, Zurigo-Monaco 1986, pp. 222 e 226
Annotazioni redazionali: La “Casa di Adone ferito” deve il suo nome proprio alla presenza di questo affresco analizzato nella scheda. Poche sono le notizie relative all’ambiente, che purtroppo non gode di una buona situazione conservativa; l’umidità è una delle cause che concorrono al deterioramento delle pareti, e le cattive condizioni di questo affresco ne sono una palese testimonianza. Gli affreschi della casa vengono identificati come esempi del cosiddetto “IV stile” della pittura parietale romana. Al centro Adone assiso su trono giace morente con Afrodite che poggia le mani sulle sue spalle. Intorno a lui alcuni Amorini cercano di lenire il suo dolore, infatti uno gli benda la gamba ferita, un altro immerge una spugna in un catino, un altro ancora gli tiene il braccio alzato e un ultimo si trova alle spalle di Afrodite. In fondo alla composizione troviamo una divinità locale che guarda in maniera compassionevole i due amanti ormai prossimi al distacco. Ai margini della composizione due coppie di amanti sembrano partecipare alla tragicità della scena principale. Dell’antica trabeazione che incorniciava tutta la scena è oggi visibile solamente la parte in basso a destra.
Luigi Fragnito