
Titolo dell’opera: Morte di Adone
Autore:
Datazione: fine III sec. a.C.
Collocazione: Roma, Museo Gregoriano Profano, proveniente da Toscanella
Committenza:
Tipologia: scultura
Tecnica: monumento funebre in argilla
Soggetto principale: Adone morto
Soggetto secondario:
Personaggi: Adone
Attributi: cane (Adone)
Contesto:
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini: http://www.ancientworlds.net/aw/Article/701185
Bibliografia: Atallah W., Adonis dans la letterature et l’art grecs, C. Klincksieck, Parigi 1966, pp. 75-79; Felletti Maj B.M., ad vocem “Adone”, in Enciclopedia dell’arte antica, vol. I, Rizzoli, Milano 1984 p. 69; Servasi-Soyez B., ad vocem “Adonis”, in Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae, Verlag, Zurigo-Monaco 1986, pp. 222, 226-229
Annotazioni redazionali: Il tema della morte di Adone presenta un’iconografia piuttosto chiara e viene frequentemente ripreso nei monumenti scultorei. L’Adone morto proveniente da Toscanella, splendido esemplare etrusco, costituisce un ottimo esempio in tal senso. Il giovane Adone morto giace al di sopra di un letto funebre. È ben visibile la ferita mortale procuratagli dal cinghiale, sulla coscia sinistra in primo piano, così come riportano le fonti; il braccio sinistro penzola dal letto. Ai piedi indossa dei calzari particolari che vengono definiti da Atallah (1966) Adonides. Si tratta di piccoli stivali legati con un laccio attorno al polpaccio, che risultano essere molto adatti per la caccia e devono il loro nome proprio al protagonista del monumento. Ai piedi del letto un cane, immancabile attributo del giovane, sembra vegliare la salma del suo padrone. Il catafalco su cui poggia il letto funebre è ornato da figure zoomorfe di cui quella sulla sinistra è acefala.
Luigi Fragnito