
Titolo dell’opera: Adone e Afrodite
Autore: attribuito a Meidias (Beazley)
Datazione: 410 a.C. ca.
Collocazione: Firenze, Museo Archeologico
Committenza:
Tipologia: vaso (hydria)
Tecnica: pittura a figure rosse
Soggetto principale: Adone e Afrodite
Soggetto secondario: Himeros, Eurinoa, Iynx
Personaggi: Himeros, Eurinoa, Iynx
Attributi: mirto (Afrodite)
Contesto:
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini: http://www.beazley.ox.ac.uk/CGPrograms/Dict/ASP/OpenDictionary.asp
Bibliografia: Atallah W., Adonis dans la letterature et l’art grecs, C.Klincksieck, Parigi 1966, pp. 183-184, 201-203; Servasi-Soyez B., ad vocem “Adonis”, in Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae, Verlag, Zurigo-Monaco 1986 I, 1, pp. 222, 224, 228-229
Annotazioni redazionali: la scena rappresentata è una scena d’amore tra Adone e Afrodite. Al centro c’è Adone seduto con Afrodite che gli poggia le mani sulle spalle. Entrambi sono seminudi. Di fronte a loro c’è Himeros, la personificazione del desiderio, colto in volo verso i due amanti; lo stesso personaggio si ritrova anche nella lécythe del Louvre (Cfr. scheda opera 01). La donna sulla destra è Eurinoa che ha tra le mani un uccellino; stando ad Atallah (1966), un riferimento per giustificare questo particolare di trova nel secondo libro degli Idilli di Teocrito: “Iynx, attira verso la mia dimora quest'uomo, il mio amante”.
Alessandra Griscioli