V sec. d.C.
NONNO DI PANOPOLI, Dionisiache, XLII, vv. 267-271; 320-322
Traduzione tratta da: Nonno di Panopoli, Dionisiache, a cura di Gigli Piccardi D., BUR, Rizzoli, Milano 2004, pp. 257-268 e pag. 265
vv. 267-271
Celebra Selene folle d’amore per Endimione,
celebra le nozze del grazioso Adone, dì anche d’Afrodite,
di come sozza e scalza errava
seguendo sui monti le orme dello sposo. Non ti sfuggirà,
sentendo la legge dolce come il miele dei paterni amori.
vv. 320-322
(…) “Quale dio, quale celeste arte ha fabbricato questi arnesi?
Chi li ha fabbricati? Stento a credere che il geloso Efesto
Per Adone ha costruito queste armi da caccia”.