Titolo dell'opera: Pigmalione e Galatea
Autore: Jean-Honoré Fragonard
Datazione: 1806
Collocazione: Bourges, Musée du Berry
Committenza:
Tipologia: dipinto
Tecnica:
Soggetto principale: La statua realizzata da Pigmalione prende vita per intervento di Venere
Soggetto secondario:
Personaggi: Pigmalione, Venere, Galatea, figure femminili, due apprendisti.
Attributi: nudità (statua)
Contesto: scena d’interno
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini:
Bibliografia: Carr J. L., Pygmalion and the Philosophes, in “Journal of The Warburg and Courtauld Institutes, 23, 1960, pp. 245-246; Dörrie H., Pygmalion. Ein Impuls Ovids und seine Wirkungen bis in die Gegenwart, Opladen 1974, p. 51; Davidson Reid J., The Oxford Guide to classical mythology in the arts, 1300-1900’s, Oxford university Press, New York-Oxford 1993, vol. 2, p. 957; Levey M., Painting and sculpture in France 1700-1789, New Haven and London 1993, pp. 227-230
Annotazioni redazionali: Il dipinto Pigmalione e Galatea di Fragonard raffigura il momento dell’animazione della statua, secondo una sensibilità teatrale affine a quella di Deshays (Cfr. scheda opera 34). Al centro della tela, Pigmalione, stupito, congiunge le mani di fronte al miracolo avvenuto, mentre la statua, ormai viva, posta su di un piedistallo e coperta solo di un drappo leggero, volge lo sguardo verso di lui. In alto a sinistra, adagiata su di una nuvola, si vede Venere che indica la scena. Numerose figure femminili sembrano sorgere dal fumo sprigionato da un braciere votivo, particolare presente anche nel dipinto di Deshays (Cfr. scheda opera 34). L’elemento magico del mito è sottolineato dallo stupore degli apprendisti che assistono al prodigio mentre sono intenti a disegnare, in primo piano a destra.
Silvia Trisciuzzi