
Titolo dell'opera: Pigmalione e Galatea
Autore: Etienne-Maurice Falconet
Datazione: 1763
Collocazione: Parigi, Musée du Louvre
Committenza:
Tipologia: scultura
Tecnica:
Soggetto principale: La statua realizzata da Pigmalione prende vita per intervento di Venere
Soggetto secondario:
Personaggi: Pigmalione, Galatea, puttino
Attributi: nudità (Galatea)
Contesto:
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini:
Bibliografia: Carr J. L., Pygmalion and the Philosophes, in “Journal of The Warburg and Courtauld Institutes, 23, 1960, p. 246. Dörrie H., Pygmalion. Ein Impuls Ovids und seine Wirkungen bis in die Gegenwart, Opladen 1974, p. 51. Davidson Reid J., The Oxford Guide to classical mythology in the arts, 1300-1900’s, Oxford university Press, New York-Oxford 1993, vol.2, p. 957. Levey M., Painting and sculpture in France 1700-1789, New Haven and London 1993, pp. 133-135.
Annotazioni redazionali: La scultura fu esposta al Salon del 1763, dove fu accolta entusiasticamente, soprattutto da Diderot. Si tratta dell’unica attestazione di una rappresentazione scultorea del mito. Ciò è dovuto secondo alcuni all’impossibilità di rendere attraverso tale tecnica e tale materia il momento dell’animazione della statua, l’unico rappresentato nella ricca produzione pittorica settecentesca legata a tale mito. Il gruppo rappresenta la statua, ormai viva, che si volge verso Pigmalione inginocchiato accanto ad essa, con un’ espressione assorta e le mani giunte in segno di meraviglia e gioia. Sulla sinistra un puttino bacia la mano destra della statua. Questo è uno dei dettagli che Diderot sottolinea con attenzione, affermando che un tale contatto fisico sarebbe stato preferibile tra la statua ed il suo scultore. Secondo Diderot, Pigmalione dovrebbe manifestare infatti un maggiore coinvolgimento emotivo alla vista del suo concetto che assume forma viva. La realizzazione di questa opera coincide con il momento di più grande successo pubblico di Falconet, ma Levey sottolinea che la grande fortuna fu legata alla popolarità nel Settecento di tale soggetto che richiama un doppio atto di creazione.
Silvia Trisciuzzi