06: Pigmalione

Titolo dell'opera: Pigmalione al lavoro

Autore: Anonimo

Datazione: 1385 ca.

Collocazione: Lione, Ms. 742, fol.169

Committenza: 

Tipologia: miniatura

Tecnica: 

Soggetto principale: Pigmalione al lavoro

Soggetto secondario: 

Personaggi: Pigmalione; statua

Attributi: scalpello, martello (Pigmalione); rigidità (statua)

Contesto:  

Precedenti:

Derivazioni:

Immagini: http://sgedh.si.bm-lyon.fr/dipweb2/phot/enlum.htm

Bibliografia: Egbert V. W., Pygmalion as Sculptor, in “The Princeton University Library Chronicle”, 28, 1966-67, pp. 21-23; Fleming J. V., The Roman de la rose, Princeton New Jersey 1969, p. 233

Annotazioni redazionali: La miniatura, tratta dal codice Ms. 742 contenente l’ Ovide moralisé, mostra Pigmalione al suo tavolo di lavoro, intento a scolpire la statua con martello e scalpello. Indossa abiti dell’epoca così come la statua, raffigurata in posizione orizzontale come un rilievo da una lastra di pietra, secondo un’iconografia più antica che verrà poi sostituita da quella della lavorazione in posizione verticale che diverrà canonica (Cfr. scheda opera 04). La stessa iconografia è usata per raffigurare la scena nel manoscritto Ms. Yates Thompson 21 (Cfr. scheda opera 05) e nel Ms. 387 (Cfr. scheda opera 12), del Roman de la Rose. Fleming, rifacendosi ad un articolo di Virginia Egbert, sottolinea come tale iconografia sia mutuata dalle tombe gotiche dell’epoca, in particolare dalle sculture raffiguranti i giacenti. Si tratta quindi di una chiara condanna morale che deriva dall’interpretazione arnolfiana secondo la quale l’animazione della statua è solamente una proiezione dell’immaginazione malata dello scultore nei confronti di una forma inanimata con la quale egli si unisce con un atto gravissimo di lussuria. Lo stesso Pigmalione si chiede se la statua sia viva o morta, in un’ambiguità moralmente condannata. Tale illustrazione si distacca in un certo qual modo dall’interpretazione del mito dell’ Ovide moralisé in cui Pigmalione è figura allegorica di Dio e dell’atto di creazione della creatura umana che viene ricolmata di doni che simboleggiano le grazie divine e le virtù (Pigfm07).

                       Silvia Trisciuzzi