Titolo dell’opera: Orfeo ed Euridice lasciano gl’Inferi
Autore: Peter Paul Rubens (1577-1640)
Datazione: ca. 1635
Collocazione: Svizzera, collezione privata
Committenza:
Tipologia: dipinto
Tecnica: tavola (56×79 cm)
Soggetto principale: Orfeo ed Euridice ottengono da Plutone e Proserpina di lasciare l’Ade
Soggetto secondario:
Personaggi: Orfeo, Euridice, Plutone, Proserpina, Cerbero, demoni, drago
Attributi: lira (Orfeo)
Contesto:
Precedenti:
Derivazioni: Peter Paul Rubens, Orfeo libera Euridice dall’Ade, 1636-1638, Madrid, Museo del Prado
Immagini: http://www2.let.uu.nl/solis/kcv/orpheus/rubens.html
Bibliografia: Alpers S., The decoration of the Torre de la Parada, in “Corpus rubenianum Ludwig Burchard”, vol. IX, Arcade press, Bruxelles 1971, pp. 218-234; Müller-Hofstede J., Opmerkingen bij eenige tekeningen van Ruben in het Museum Boymans-van Beuningen, XIII, 1962, pp. 112-114; Díaz Pádron M., Museo del Prado. Catalogo de Pinturas, I. Escuela Flamenca. Siglo XVII, 2 vol., Madrid 1975, p. 252; Bodart D., (a cura di), Rubens, De Luca edizioni d’Arte, Roma 1990, p. 138; Vergara A., Rubens and his Spanish Patrons, Cambridge University Press, USA 1999, pp. 124-130
Annotazioni redazionali: la scena ripresa dalle Metamorfosi di Ovidio (X, 1-39), è trattata come un bozzetto, pur essendo un’opera indipendente. La tavola dipinta verso il 1635, è di poco anteriore alla serie delle Metamorfosi, concepita da Rubens per il padiglione di caccia di Torre de la Parada, nei pressi di Madrid, nella quale figura lo stesso episodio mitologico. Nella tela conservata al Prado, il tema viene rielaborato e reso con un maggior senso del movimento; viene aggiunto anche uno sfondo architettonico, mentre in questa tavola, la scena si staglia contro un paesaggio, con a sinistra un drago e il fiume Stige, attraversato da Caronte con la sua barca. La fonte del gesto di Euridice è la Venere pudica, nota all’epoca di Rubens attraverso la Venere capitolina e la Venere Medicea, che si trovava a quel tempo nei Giardini di Villa Medici a Roma ed era una delle sculture antiche più copiate dagli artisti. La posa della giovane donna ricalca fedelmente il tema antico, mentre la versione successiva la mostra parzialmente di profilo. Il gruppo di Plutone e Proserpina deriva dal rilievo del sarcofago di Proserpina del palazzo Pallavicini Rospigliosi a Roma (Bodart, 1990). Orfeo con la mano destra tiene la lira mentre con la sinistra cinge la spalla di Euridice. Quest’ultima sta guardando verso Plutone e Proserpina che sembra stiano discutendo se lasciarla andare. Infatti Plutone indica con lo scettro la giovane donna e Proserpina tiene un lembo del drappo bianco che la copre, drappo che contrasta con il suo abito nero. Ai lati del trono di Plutone e Proserpina, due demoni e in primo piano Cerbero, il cane a tre teste.
Maria D’Adduogo