50: Orfeo e Euridice

Titolo dell’opera: Orfeo ed Euridice

Autore: Agostino Carracci (1557-1602)

Datazione: ca. 1590-1595

Collocazione: Vienna, Graphische Sammlung Albertina

Committenza:

Tipologia: illustrazione

Tecnica: incisione (14×10,1 cm)

Soggetto principale: Orfeo trattiene Euridice che viene risucchiata negl’Inferi

Soggetto secondario: 

Personaggi: Orfeo, Euridice

Attributi: violino (Orfeo)

Contesto: scena all’aperto

Precedenti:

Derivazioni:

Immagini:

Bibliografia: Petrucci A., L’incisione carraccesca, in “Bollettino d’Arte”, 35, serie IV, n. 2, 1950, pp. 131-144; Calvesi M., Casale V., (a cura di),  Le incisioni dei Carracci, Roma, aprile-maggio 1965; De Grazia D., Le stampe dei Carracci, con i disegni, le incisioni, le copie e i dipinti connessi, Alfa, Bologna 1984, pp. 49-59; 171

Annotazioni redazionali: questa stampa insieme ad altre dieci di soggetto mitologico e biblico fa parte di un gruppo definito delle “Lascivie” in virtù degli argomenti trattati. Dagli studiosi sono state considerate in gruppo malgrado la diversità di soggetto e di formato. Non si sa se Agostino pensasse a tutte le stampe come ad una serie, perché il fondamento comune è la loro finalità erotica sia nei soggetti biblici che in quelli mitologici. Il Papa Clemente VIII rimproverò Agostino per queste stampe ma nonostante tutto esse ebbero notevole diffusione. In questo caso la stampa raffigura il momento in cui Orfeo dopo essersi voltato a guardarla perde nuovamente la sua amata. Entrambi sono raffigurati nudi, Orfeo ha un drappo estremamente panneggiato che dalla spalla sinistra gli scende ad avvolgere la coscia sinistra. Ha il capo coronato di alloro e il viso rivolto verso l’alto con la bocca aperta e un’evidente espressione di dolore. Sta trattenendo Euridice che viene tirata indietro dalle fiamme degl’Inferi. La donna, nuda anch’essa, ha il volto rivolto verso la cavità nella quale sta per essere risucchiata. I due sono in ambiente roccioso e la presenza delle fiamme indica che stanno per uscire dalla cavità infernale, infatti Euridice ha la gamba destra piegata perché ha appena raggiunto il suolo dove sta Orfeo mentre la sinistra sta per tirarla su ma non può perché le fiamme già lambiscono la sua coscia e parte della schiena. In primo piano, per terra, c’è un violino che è lo strumento con il quale Orfeo è riuscito a riavere sua moglie.

Maria D’Adduogo