36: Orfeo e Euridice

Titolo dell’opera:  Orfeo libera Euridice dall’Inferno 

Autore: Domenico Campagnola (ca. 1500-1564)

Datazione:

Collocazione: Parigi, Museo del Louvre, Dipartimento delle Arti Grafiche

Committenza:

Tipologia: disegno

Tecnica: penna, inchiostro bruno (19,1×34,5 cm)

Soggetto principale: Orfeo suona alla presenza di Euridice

Soggetto secondario: 

Personaggi: Orfeo, Euridice, Cerbero

Attributi: violino (Orfeo)

Contesto: scena all’aperto

Precedenti:

Derivazioni:

Immagini: www.louvre.fr

Bibliografia: Saccomani E., Alcune proposte per il catalogo di disegni di Domenico Campagnola, in “Arte Veneta”, 32, 1978/79, pp. 106-111; Saccomani E., Ancora su Domenico Campagnola: una questione controversa, in “Arte Veneta”, 33, 1979, pp. 43-49; Saccomani E., Apport et précisions au catalogue des dessins de Domenico Campagnola, in “Actes du colloque du Musée des Beaux-Arts de Rennes”, (Rennes 1991), pp. 31-36

Annotazioni redazionali: l’artista ha realizzato una descrizione molto sintetica dell’episodio di Orfeo che riesce a riavere la moglie grazie alla potenza e alla bellezza del suo canto. Infatti non compaiono né Plutone e Proserpina né altri esseri infernali come in opere precedenti o successive. L’unico elemento che lega Orfeo ed Euridice al mondo infernale è il cane a tre teste Cerbero il quale è in un paesaggio naturale dalla parte opposta di un arco roccioso che separa i tre personaggi. Orfeo è seduto davanti l’arco, è abbigliato all’antica e sta suonando quello che sembra un violino. Di fronte a lui Euridice, completamente nuda, lo sta ascoltando. È probabile che il paesaggio visibile sullo sfondo, dietro Cerbero sia il mondo infernale e che quindi i due coniugi sono stati rappresentati nel momento in cui sono già fuori dell’Ade anche se questo non trova riscontro nelle fonti letterarie.

Maria D’Adduogo