22: Orfeo e Euridice

Titolo dell’opera: Orfeo, Euridice e demoni

Autore:

Datazione: tardo XV secolo

Collocazione: Londra, British Library, da un manoscritto delle Metamorfosi di Ovidio, Ms. Royal 17 E. IV, fol. 155

Committenza:

Tipologia: illustrazione

Tecnica: miniatura

Soggetto principale: Orfeo suona mentre Euridice è trattenuta da un demone

Soggetto secondario: 

Personaggi: Orfeo, Euridice, demoni

Attributi: arpa (Orfeo)

Contesto: scena all’aperto

Precedenti:

Derivazioni:

Immagini: www.imagesonline.bl.uk  

Bibliografia:

Annotazioni redazionali: l’episodio di Euridice che viene restituita al marito a seguito della supplica di quest’ultimo è uno tra i più rappresentati all’interno delle versioni manoscritte delle Metamorfosi. Nelle fonti classiche è detto che i signori dell’Ade mossi a pietà dal canto di Orfeo gli restituirono la moglie e la fecero chiamare tra le anime giovani, cioè giunte da poco. In questa miniatura d’aspetto tipicamente medievale la supplica di Orfeo si svolge in un ambiente esterno, nei pressi della porta di un castello. Orfeo raffigurato in calzamaglia suona l’arpa mentre Euridice di fronte a lui è trattenuta da un demone. La donna con un lungo abito blu è sulla soglia dell’ingresso del castello, la mano destra è tirata indietro, probabilmente è tenuta dal demone per impedirle di uscire. Il demone è alato, ha zampe di animale e con la mano destra regge una sorta di forcone. In alto dalla finestra, in linea con il portone, fuoriesce un secondo demone che ha gli occhi sbarrati. Il castello sostituisce la cavità infernale.

Maria D’Adduogo