Titolo dell’opera:
Autore:
Datazione: XV secolo
Collocazione: da un manoscritto dell’Ovidius Moralizatus di Pierre Bersuire, Richelieu, Ms. Francais 137, fol. 132v
Committenza:
Tipologia: illustrazione
Tecnica: miniatura
Soggetto principale: pranzo di nozze di Orfeo ed Euridice
Soggetto secondario: Euridice morsa dal serpente; Orfeo alle porte degl’Inferi
Personaggi: Orfeo, Euridice, Aristeo, altri personaggi
Attributi: arpa (Orfeo)
Contesto: ambiente interno e ambiente esterno
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini: http://collecties.meermanno.nl
Bibliografia:
Annotazioni redazionali: la miniatura riccamente bordata mostra tre episodi della vicenda di Orfeo ed Euridice: il loro pranzo di nozze, Euridice morsa dal serpente e la supplica di Orfeo davanti al palazzo infernale. La scena del pranzo di nozze è presente anche nel manoscritto 742 dell’Ovide Moralisé della Biblioteca di Lione (Cfr. scheda opera 10). Le prime due scene sono sullo stesso piano ma a collocarle in due momenti temporali diversi è la facciata di un castello posto al centro della miniatura che crea una sorta di parete divisoria. La parete laterale sinistra del castello non c’è, illustratore non l’ha realizzata per permettere di vedere quello che accade dentro. In una sala, dietro ad una tavola imbandita sono seduti due personaggi che vanno identificati con Orfeo ed Euridice. Orfeo vestito di rosso, ha un calice in mano mentre Euridice ha una corona come se fosse una regina. Davanti a loro c’è un personaggio che sembra essere appena entrato nella sala, ha un abito verde e una calzamaglia e regge nella mano sinistra un cappello piumato che probabilmente si è appena tolto. Sullo sfondo c’è un altro personaggio, sempre maschile, non identificabile, con un abito lungo fino ai piedi, un copricapo, le mani conserte e lo sguardo rivolto verso il basso. Anche l’ambientazione è molto curata poiché alle spalle di quest’ultimo personaggio, contro il muro, è sistemato un arazzo, mentre in alto, dal soffitto ligneo in prospettiva, è tesa una sorta di tenda. A destra dell’illustrazione, fuori dal castello, in un prato delimitato sul fondo da un muretto, Euridice viene morsa al piede da un serpente alla presenza di un personaggio maschile che indossa un cappuccio, sicuramente Aristeo che secondo Virgilio (Georgiche, IV) invaghitosi di Euridice la costrinse a fuggire. Sul fondo l’episodio seguente: Orfeo seduto, con un’arpa in mano di fronte all’ingresso degli Inferi, realizzati come una torre dalla quale escono fumo e fiamme, rivolge la sua preghiera per riavere la moglie.
Maria D’Adduogo