Titolo dell’opera:
Autore:
Datazione: 330-320 a.C.
Collocazione: San Pietroburgo, Museo dell’Ermitage
Committenza:
Tipologia: anfora
Tecnica: pittura a figure rosse
Soggetto principale: Orfeo prega Plutone di restituirgli Euridice
Soggetto secondario:
Personaggi: Orfeo, Plutone, figure femminili
Attributi: cetra (Orfeo)
Contesto:
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini:
Bibliografia: Pensa M., Rappresentazioni dell’oltretomba nella ceramica apula, “L’erma” di Bretschneider, Roma 1977, p. 28; Garezou M. X., ad vocem Orpheus, in “Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae (LIMC)”, vol. VII, tomo I, Artemis Verlag, Zurigo e Monaco 1994, pp. 81-83, 88, 89
Annotazioni redazionali: l’anfora è divisa in due registri da un motivo decorativo di tipo geometrico. Nel registro superiore è riconoscibile Orfeo al cospetto del solo Plutone. Al centro della composizione, il cantore tracio è stante, in abiti orientali, con tiara e cetra nella mano sinistra. Orfeo sta rivolgendo la sua preghiera a Plutone per riavere la moglie Euridice, morta prematuramente per il morso di un serpente. Plutone, seduto in trono, con la mano destra indica verso Orfeo mentre con la sinistra regge un lungo scettro sormontato da un uccello. Dietro Orfeo una donna seduta, con il viso rivolto verso il cantore e che nella mano destra regge un ventaglio. Dietro Plutone invece una donna, seduta in trono, regge una patera e un parasole. Sul fondo un’hydria, un’oinochoe e per terra una grande patera. Per terra un thymiaterion (Pensa, 1977). Nel registro inferiore si vedono tre personaggi seduti: due donne e un uomo. Le donne sono rivolte l’una verso l’altra e reggono una sorta di scatola aperta con coperchio una mentre l’altra regge un ventaglio. Alle spalle di quest’ultima, il personaggio maschile alato e completamente nudo, regge con il palmo della mano destra una scatola.
Maria D’Adduogo