Eurifc12

I sec. d.C.

HYGINO, De Astronomia, II, 7, Lyra

Testo tratto da: www. rassegna.unibo. it

VII. LYRA intere sidera constituta est hac, ut Eratosthenes ait, de causa, quod initio a Mercurio facta de testudine, Orpheo est tradita, qui Calliopes et Oeagri filius, eius rei maxime studiosus fuit. Itaque existimatur suo artificio feras etiam ad se audiendum adlicuisse. Qui querens uxoris Eurydices mortem, ad inferos descendisse existimatur, et ibi deorum progeniem suo carmine laudasse, praeter Liberum patrem; hunc enim oblivione ductus praetermisit, ut Oeneus in sacrificio Dianam.

 

Traduzione tratta da: Caio Giulio Hygino, Fabulario delle stelle, (a cura di Piermattei D.), Palermo 1996, pp. 47- 49

VII. La lira. Eratostene ci tramanda il motivo per cui la lira venne posta tra le stelle: in principio essa fu inventata da Mercurio utilizzando un guscio di tartaruga e poi passata ad Orfeo, figlio di Calliope ed Eagro, che se ne appassionò moltissimo. Con la sua arte, si pensa affascinava persino gli animali selvatici che venivano ad ascoltarlo. Lamentando la morte di sua moglie Euridice, egli scese agl’inferi, almeno così si racconta, e lì cantò, in un suo poema le lodi della progenie divina omettendo però il padre Libero; lo trascurò infatti per dimenticanza proprio com’era accaduto durante un sacrificio ad Enea per Diana.