Titolo dell’opera: La nascita di Adone
Autore: Hendrik Goltzius
Datazione: 1603
Collocazione: Amsterdam, Prentenkabinet
Committenza:
Tipologia: disegno
Tecnica: penna con inchiostro scuro, su un fondo preparato ad olio, con risalto di colore opaco giallo chiaro
Soggetto principale: la nascita di Adone dal fusto di mirra
Soggetto secondario:
Personaggi: Mirra (albero), Lucina, Naiadi
Attributi: albero (Mirra)
Contesto: scena all’aperto
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini:
Bibliografia: Reznicek E. K. J., Die zeichnungen von Hendrik Goltzius, Utrecht 1964, p. 375-376.
Annotazioni redazionali: In questo disegno dal formato molto grande viene rappresentato il momento in cui Mirra, tramutata in un albero, mette al mondo Adone, bambino bellissimo. L’episodio è raffigurato a sinistra: Mirra conserva ancora parzialmente le sembianze di una donna, infatti ha la parte superiore del corpo non ancora trasformata in albero, mentre le gambe e i piedi sono avvolti nella dura corteccia; l’albero viene sostenuto da Lucina, dea protettrice delle partorienti, la quale aiuta Mirra a partorire, sorreggendola con le mani intorno al tronco. Una fessura provocata dalla stessa dea lungo il fusto (come ci narrano anche le fonti), permette al bambino di venire alla luce; il parto è appena avvenuto e sulla sinistra due Naiadi (le ninfe delle sorgenti) tengono tra le braccia il nascituro. Dietro di loro molte altre ninfe assistono alla scena meravigliate dall’evento e dalla straordinaria bellezza di Adone. A destra della parte centrale, c’è un grande albero con davanti in primo piano altre ninfe sedute a terra e una terza (a sinistra) chinata in atto di cercare qualcosa tra l’erba, per le due Naiadi sulla destra è conservato a Coburg un modello disegnato in gessetto rosso e nero. Sullo sfondo è raffigurato un paesaggio silvestre nel quale si scorge a destra un cervo e una cerva. Goltzius realizza una composizione che si sviluppa in profondità, con figure femminili che si susseguono dal primo piano fino sullo sfondo atteggiate vari modi , è interessante notare che l’artista sceglie di rappresentare la scena principale non proprio al centro del disegno, come solitamente accade, qui l’albero di Mirra, infatti, non divide in due parti simmetriche l’opera, anzi, viene contrapposto ad esso un secondo albero di dimensioni più grandi raffigurato sulla destra. In un inventario della Collezione Arundel viene chiamata “Nascita di Adone chiaro scuro de Mostard”, il disegno è inoltre siglato “1603”.
Valentina Leonardi