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IV sec. d.C.

OROSIO, Historiae adversus paganos, I, 12, 4-5

Testo tratto da:http://www.thelatinlibrary.com/orosius/orosius1.shtml#12

Nec mihi nunc enumerare opus est Tantali et Pelopis facta turpia, fabulas turpiores. quorum Tantalus rex Frygiorum Ganymedem, Troi Dardaniorum regis filium, cum flagitiosissime rapuisset, maiore conserti certaminis foeditate detinuit, sicut Fanocles poeta confirmat, qui maximum bellum excitatum ob hoc fuisse commemorat; siue quia hunc ipsum Tantalum utpote adseculam deorum uideri uult raptum puerum ad libidinem Iouis familiari lenocinio praeparasse, qui ipsum quoque filium Pelopem epulis eius non dubitaret inpendere.

 

 

Tantalo, re dei Frigi, rapì per scopi disonesti Ganimede, figlio di Troe re dei Dardani, e lo tenne con sè con un comportamento ancora più indegno, in quanto fu costretto anche a combattere per lui, come afferma il poeta Fanocle, il quale ricorda che proprio per questo motivo scoppiò una grandissima guerra; oppure, come vuole lo stesso Fanocle, Tantalo da fedele seguace degli dei, rapì il fanciullo per predisporlo a subire le lussuriose voglie di Giove, con un atto da leone che gli era familiare, giacchè non aveva esitato a sacrificare anche il figlio Pelope per imbandirgli le sue carni al banchetto.