I-II sec. d.C.
STRATONE DI SARDI, Ganimede, in Antologia Palatina, XII, 221
Vola nel cielo fulgente, recando il ragazzo va' in alto,
aquila, dispiegando le tue penne,
vola col tuo Ganimede gentile, e non farlo cadere,
quel coppiere del nettare di Zeus!
ma con l'artiglio ricurvo non fare che sanguini il bimbo,
che non s'adonti, contrariato Zeus.