I sec. d.C.
STAZIO, Tebaide, vv. 548-551
In altra parte il cacciatore frigio è sollevato dalle fulve ali,
e il Gargano s'allontanava da lui che sale, e troia scompare;
i compagni restano immobili, sgomenti, e i cani invano
s'affannano ad abbaiare e inseguono l'ombra e latrano
contro le nubi.