I sec. d.C.
MARZIALE, Epigrammi, Liber I, 6
Aetherias aquila puerum portante per auras
Inlaesum timidis unguibus haesit onus:
Nunc sua Caesareos exorat praeda leones,
Tutus et ingenti ludit in ore lepus.
5 Quae maiora putas miracula? summus utrisque
Auctor adest: haec sunt Caesaris, illa Iovis.
Il giovane Ganimede è stato portato nell'aria, di peso,
dai timorosi artigli di un'aquila che lo ha lasciato illeso:
ora la preda ottiene pregando la salvezza dai leoni imperiali,
la lepre incolume si fa beffe della bocca spalancata.
Quale ti sembra il miracolo maggiore? Di tutti e due l'autore
è il più grande che ci sia: questo di Cesare, quello di Giove.