I sec. a.C.
PROPERZIO, Elegie, II, 30, vv. 27-30
Colà vedrai le sorelle sedute sugli scogli
cantare i dolci amori furtivi dell'antico Giove,
come arse per Semele e come fu perdutamente innamorato di Io,
come infine volò alle case di Troia in forma di uccello.