VI a.C. sec.
TEOGNIDE, Elegie, II, vv. 1345-1350
È dolce amare i ragazzi, se una volta di Ganimede si innamorò anche il figlio di Crono, il re degli immortali: lo rapì che aveva il fiore seducente dell'adolescenza e lo trasportò sull'Olimpo, dove ne fece un dio.