03: Giacinto e Apollo

Titolo dell'opera: Zefiro insegue Giacinto

Autore: Pittore di Penthesilea

Datazione: 460 a.C. circa

Collocazione: New York, Metropolitan Museum. Proveniente da Salamina. 

Committenza:

Tipologia: disco foderato di terracotta

Tecnica: pittura a figure bianche

Soggetto principale: Giacinto inseguito da Zefiro

Soggetto secondario:

Personaggi: Giacinto, Zefiro

Attributi: himation sulla spalla, lira (Giacinto); ali (Zefiro)

Contesto: non definito

Precedenti:

Derivazioni:

Immagini:   

Bibliografia: Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae, Zurigo-Monaco 1990, V, 1, p. 549, 44

Annotazioni redazionali: L’iscrizione recita “il bel ragazzo”: potrebbe perciò trattarsi di un riferimento a Giacinto, dato che tutte le fonti lo ricordano come un bellissimo giovane, tanto che di lui si innamorò un dio, Apollo, ma anche Zefiro. Zefiro, il vento, è raffigurato nudo e munito di ali, sulla sinistra del disco, mentre, afferrato Giacinto, per un braccio tenta di trattenerlo. Giacinto ha in mano una lira e ciò potrebbe far riferimento al fatto che anche Apollo si era innamorato di lui e gli aveva insegnato a suonare la lira, per questo motivo forse il giovane cerca di sfuggire al dio del vento. Bisogna comunque ricordare che l’identificazione delle due figure sul disco con Zefiro e Giacinto non è certa, anche se la maggior parte degli studiosi ha appoggiato tale ipotesi, soprattutto perché non si conosce in quest’epoca nessuna fonte che attesti questa versione del mito. Il motivo dell’inseguimento, invece, nella ceramica attica a figure rosse dell’inizio del periodo classico era particolarmente diffuso, ciò tuttavia rende ancora più incerta la definizione dei personaggi.

Elisa Saviani