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Giovanni Bonsignori, Ovidio Methamorphoseos vulgare, Venezia 1497, X, XIX-XX, f. LXXXVII

De Iacinto

 

Cussi anchora fece Apollo a Iacinto: elqual fo uno bellissimo zovene tanto che per lui abondava tutti li populi et seguitavalo. Intanto che non se arecordava piu de la chitara ne de le saete. Ma uno di essendo insieme Apollo e Iacinto nel mezo di se spoglioron e zugavano a zuochi del discho. Questo giocho se facea con una pala over piastra rotonda: et era di metalo o di ferro o daltro: li giocatori la teneano in mano: et percoteali in terra: la quale cussi percossa ritornava in alto e ricadeva forte sulo discho et colui che piu netamente la pigliava era megliore giocatore. Onde giocando uno di Apollo e Iacinto: Iacinto percosse la pala: la quale tornando in alto ricade et percosseli in faza alui proprio. Alhora Apollo piangendo prese Iacinto e misselo ingrembo et non li valse nullo medicare: che al tuto Iacinto mori: e morendo cadente in terra si come cadeno le viole quando sono putrefate cussi cadete in terra Iacinto morto. Alhor Apollo comincio alamentarsi dicendo. O tristo me che vegio el mio dolore: impercio chio son stato cagione di la morte di costui et non dieno non ceno colpa. E poi se voltava e dicea. O Iacinto poria io morire con teco: ma io non posso per cio chio sono immortale. Ma tu sempre serai con meco impercio chio havero sempre nel core li versi e le lamentatio ne de la tua morte: et si te mutaro in fiore: nel qual fiore se manifestara per la terra lo mio dolore: Et havendo fato gran lamento comincio Iacinto aconvertirse in herba sucolente: la qual herba produse uno fiore di colore di porpora: elquale fiore se asomeglia al giglio: benche e bianco. Ma questo non fuo contento Phebo ma scrisse su le foglie AI AI che e uno vocabulo gramaticale: che e da dolenti e qui demonstra el dolore de Apollo. Poi ordino Apollo che ogni anno se facesse festa in honore de Iacinto et quella fo poi chiamata festa iacinta.

 

Allegoria

Iacinto fo greco giovene di bona fama: amato da Apollo cioe dali poeti: et acadete che egli giocando mori: et dice che gli fo convertito in fior cioe nel fior dito iacinto elquale e de purpureo color: perche Iacinto di quello colore andava vestito: et ancora asomegliato a quel fiore: perche per le letere del suo nome lequale sono in le foglie del dito fiore cioe IA et el principio del nome.