05: Ciparisso

Titolo dell'opera: Ciparisso e il cervo in presenza di Apollo

Autore: Benedetto Montagna (firmata in alto al centro)

Datazione: 1515-1520

Collocazione: Berlino

Committenza:

Tipologia: incisione

Tecnica: xilografia (145 x 95 mm)

Soggetto principale: Ciparisso e il cervo

Soggetto secondario:

Personaggi: Apollo, Ciparisso, cervo

Attributi: arco e faretra (Apollo); giavellotto nel ventre del cervo (Ciparisso)

Contesto: riva di un fiume

Precedenti: Anonimo incisore veneziano del XV sec., Ciparisso e il cervo,in Giovanni Bonsignori, Ovidio Methamorphoseos vulgare, Venezia 1497, f. 85v (Cfr. scheda opera 04)

Derivazioni:

Immagini:

Bibliografia: Hind A.M., Early Italian Engraving, Londra 1948, p. 186; Pigler A., Barockthemen, Budapest 1956, II, p. 58; The Illustrated Bartsch 25, Abaris Books,New York 1984, pp. 422-423.

Annotazioni redazionali: Questa xilografia fa parte di una serie di illustrazioni delle Metamorfosi di Ovidio, realizzate sulla base delle incisioni anonime dell’edizione volgare dell’opera a cura del Bonsignori, stampata a Venezia nel 1497. Benedetto Montagna riprende qui la sezione in primo piano a sinistra dell’incisione del 1497, dove si riconosce Ciparisso disperato per la perdita del cervo favorito, trafitto dal suo stesso giavellotto, e Apollo, di spalle, caratterizzato in modo tradizionale dall’arco e dalla faretra, che cerca di consolarlo. La composizione, comunque, ci appare incompleta, poiché l’episodio non è stato inserito in un contesto specifico, non si tratta di un bosco, e alle spalle dei protagonisti s’individua solo un’infinita distesa d’acqua. La presenza di un unico albero, invece, è da ricollegare sia al precedente iconografico dell’edizione veneziana del Bonsignori, sia alla fonte classica, che specifica come il cervo amato da Ciparisso si fosse disteso all’ombra, prima di essere colpito a morte. L’artista, quindi, pur rifacendosi all’illustrazione dell’edizione volgare del 1497, non ha realizzato una composizione di tipo narrativo, ha scelto piuttosto un momento preciso della vicenda, che grazie alla presenza di determinati elementi favorisse immediatamente l’identificazione del mito in questione. Un cervo ferito a terra, un giovane che si piega verso di lui, privo di armi, e perciò proprietario della lunga lancia che ha trafitto l’animale, ed un personaggio di spalle con arco e faretra, potevano effettivamente essere facilmente identificati con i protagonisti del mito di Ciparisso, come viene narrato nelle Metamorfosi ovidiane (X, 106-142). Benedetto Montagna identifica nell’uccisione del cervo il momento culminante della vicenda, ed, in realtà, è la presenza dell’animale morente che permette di riconoscere nel giovane sulla destra Ciparisso. Non vi è quindi alcun accenno alla successiva metamorfosi del giovane in albero, che rappresenta la conseguenza dell’uccisione dell’amato cervo, in quanto la sola raffigurazione della metamorfosi avrebbe potuto richiamare diversi altri miti.

Elisa Saviani