35: Meleagro

Titolo dell’opera: Meleagro uccide il cinghiale

Autore: Pieter van der Borcht

Datazione: 1591

Collocazione: Anversa

Tipologia: incisione

Tecnica: xilografia

Soggetto principale: caccia al cinghiale calidonio

Personaggi: Meleagro, Atalanta, cinghiale calidonio, Anceo, compagni di caccia

Attributi: arco e frecce (Atalanta)

Contesto: paesaggio boschivo

Precedenti: Bernard Salomon, Meleagro uccide il grande cinghiale, ne La Metamorphose d’Ovide figurèe, par Jean de Tournes, Lyon 1557.

Derivazioni:

Immagini: http://etext.virginia.edu/latin/ovid/1591/OviNa199.html

Bibliografia: Alpers S., The Decoration of Torre de la Parada, IX, Arcade, Brussels 1971, pp. 87-89

Annotazioni redazionali: L’incisione di van der Borcht è un’illustrazione delle Metamorfosi di Ovidio. In quest’opera predomina la parte figurativa, che è stampata sulla pagina di destra, con un breve sommario in latino a sinistra. Il testo è stato pubblicato ad Anversa nel 1591. Questa scena è una delle tre relative al mito di Meleagro e rappresenta la caccia al cinghiale. Nelle altre due sono raffigurate il dono di Meleagro ad Atalanta e la morte di Meleagro (Cfr. schede opera 36 e 37). Nella parte sinistra si affollano tutti i personaggi che, con slancio e movimenti agili e scattanti, cercano di colpire la fiera. Questa occupa orizzontalmente la parte destra in basso, e manifesta tutta la forza dirompente e brutale del corpo. L’azione è rappresentata con dinamismo e drammaticità. A sinistra Atalanta è pronta a scoccare la freccia, con l’arco teso e lo sguardo concentrato sull’animale. Ai suoi piedi il cadavere di Anceo sta ad indicare la pericolosità di tutta l’azione. Più a destra Meleagro è slanciato in avanti di fronte al muso dell’animale, tenendo nelle mani la lancia ben tesa. Sullo sfondo e sulla destra altri personaggi sono impegnati nella loro azione dinamica, con lance e bastoni levati, fino ad arrivare ad un eroe ferito che, soccorso da un altro, giace a terra privo di forze. L’ambientazione è differenziata in quanto sulla sinistra la radura è aperta, con la presenza in un piano lontano di una costruzione turrita, mentre sulla destra appare un folto bosco, ricco di alberi frondosi.

Giulia Masone