Titolo dell’opera: Meleagro e Atalanta
Autore: Paolo Veronese
Datazione: 1561-63
Collocazione: Boston, Museum of Fine Arts
Committenza:
Tipologia: dipinto (25x108 cm)
Tecnica: olio su tela
Soggetto principale: Meleagro dona ad Atalanta la testa del cinghiale calidonio
Soggetto secondario:
Personaggi: Meleagro, Atalanta, zii di Meleagro, compagni di caccia
Attributi: testa del cinghiale calidonio (Meleagro), arco e frecce (Atalanta)
Contesto: paesaggio boschivo
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini: www.mfa.org/artemis/fullrecord.asp
Bibliografia: Pallucchini R., Exposition de Paul Véronese. Catalogue des oeuvres, Venezia 1939; Ottino della Chiesa A., Veronese, Garzanti, Milano 1965; Pallucchini R., Veronese, A. Mondadori, Milano 1984; Pignatti T.- F. Pedrocco, Veronese, Electa, Milano 1995
Annotazioni redazionali: La tela, che fa parte di una serie di dipinti di forma analoga e ugualmente di argomento mitologico (L’Olimpo; Diana e Atteone - Cfr. scheda opera relativa; Giove e Io (Cfr. scheda opera relativa); Ratto d’Europa), per la sua forma rettangolare molto allungata probabilmente all’origine era la spalliera di un mobile. Rappresenta il mito di Meleagro articolato in vari momenti. In primo piano, nella parte centrale, è evidenziato l’episodio del dono della testa del cinghiale. Nella scena vi sono molti personaggi, al centro dei quali si trova, in piedi, Atalanta, riconoscibile per l’arco, che guarda, con espressione intensa ed un po’ stupita, Meleagro che, seduto su una rupe vicino a lei, tiene un piede sul corpo del cinghiale, mentre indica con la mano un giovane che sta presentando il dono alla ragazza. Alle spalle dei tre personaggi vi è un gruppo di cacciatori che guarda la scena con espressioni diverse. In particolare si evidenziano, dietro a Meleagro, le figure degli zii: tra di essi uno, seduto di spalle, assume un atteggiamento minaccioso contro il giovane. Sullo sfondo di questa scena vi sono alcune rupi ed alberi che indicano un paesaggio boschivo. A sinistra, sempre in un piano ravvicinato, un giovane, aggrappandosi ad un albero, si slancia con interesse a guardare ciò che sta accadendo e, ancora più a sinistra, una donna parla con un uomo che le sta indicando la scena principale. Questa parte del dipinto non presenta un’iconografia chiara in quanto potrebbe rappresentare sia un arricchimento del tema principale della tela, con l’inserimento di personaggi di contorno, sia l’indicazione ad Altea del dramma che si sta preparando. Nella parte destra, invece, molto lontano sullo sfondo, si inserisce la scena di caccia, presupposto del tema narrato in primo piano. I personaggi non sono ben delineati, mentre è evidenziato con maggiore precisione l’ambiente boschivo di contorno. In fondo a destra il paesaggio si apre con uno scorcio pianeggiante che lascia vedere la luminosità del cielo.
Giulia Masone