
Titolo dell’opera: Caccia al cinghiale calidonio
Autore: anonimo
Datazione: 1509
Collocazione:
Committenza:
Tipologia: incisione
Tecnica: xilografia
Soggetto principale: caccia al cinghiale calidonio
Personaggi: Meleagro, Atalanta, cinghiale calidonio, compagni di caccia
Attributi: arco e frecce (Atalanta)
Contesto: paesaggio boschivo
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini: http://www.latein-pagina.de/ovid/ovid_m8.htm
Bibliografia: Guthmuller B., Mito, poesia, arte. Saggi sulla tradizione ovidiana nel Rinascimento, Bulzoni editore, Roma 1997, pp. 49, 61-64
Annotazioni redazionali: L’incisione è tratta dall’opera illustrata delle Metamorfosi di Ovidio, redatta da Raffaele Regio, la cui prima edizione è stata stampata a Venezia nel 1493. Si tratta dell’unica immagine riguardante l’episodio di Meleagro presente nel testo di Regio e coglie il momento culminante dell’azione di caccia, quando cioè il cinghiale sta per essere colpito a morte. Centro della scena è la fiera, verso cui convergono a raggiera sia i personaggi sia le lance che si trovano nelle loro mani. Sulla sinistra appare Atalanta vestita con un corto chitone, che tende l’arco verso il cinghiale, pronta a scoccare la freccia. Vicino a lei è raffigurato un cacciatore a cavallo con una lancia e, via via, dopo di lui, tutti gli altri personaggi armati, fino ad arrivare a Meleagro, colto di spalle, che sta fronteggiando il cinghiale per colpirlo sul muso. Di fronte si trovano due cani che ringhiano contro l’animale. Sullo sfondo alcuni alberi delimitano il bosco e fra i rami di uno di questi, a destra, appare un personaggio estraneo alla scena (forse un bambino?), che osserva la caccia da una posizione sicura. L’episodio esprime dinamismo e movimento, in quanto tutti i cacciatori sono colti nel momento dell’attacco.
Giulia Masone