Titolo dell’opera: Meleagro ed Atalanta prima della caccia (?)
Autore: anonimo
Datazione: 400-375 a.C.
Collocazione: Ruvo, Museo Jatta
Committenza:
Tipologia: vaso attico
Tecnica: ceramica a figure rosse
Soggetto principale: i Dioscuri si dirigono verso la caccia
Soggetto secondario: Meleagro ed Atalanta conversano
Personaggi: Dioscuri, Meleagro, Atalanta, cacciatori
Attributi: arco (Meleagro); arco e frecce (Atalanta)
Contesto: scena all’aperto
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini:
Bibliografia: Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae, Zurigo-Monaco 1992, vol. VI, 1, sub voce Meleager, p. 418
Annotazioni redazionali: La scena rappresentata si riferisce probabilmente ad un momento precedente alla caccia, quando i cavalieri sono ancora sereni e ben ordinati. L’immagine si svolge su due piani. Nel registro superiore appaiono Meleagro e Atalanta, intenti a conversare: Meleagro in piedi, con una gamba ripiegata, appoggiata sul punto di curvatura del vaso, che diviene quasi un sedile anche per la figura di Atalanta, stesa in atteggiamento delicato, con il busto piegato verso l’eroe greco e le gambe incrociate verso destra. I due si guardano negli occhi, ed il loro amore è accentuato dalla presenza, sulla destra, di Eros. Anche se seduti in intima conversazione, l’arco nelle mani di Atalanta indica che è solo un momento di pausa nell’azione che si sta per svolgere. Ciò è rafforzato dalla figura a sinistra di Meleagro che tiene saldamente l’arco nelle mani. Nel registro inferiore appaiono i personaggi maggiormente evidenziati in questa scena: i Dioscuri che si avviano sui loro cavalli per partecipare alla caccia al cinghiale. Sono diretti verso destra preceduti da un altro guerriero. Ognuno ha in mano un’arma diversa e i loro sguardi, anche se pacati e sereni, denotano decisione ed ardimento. I due registri sembrano quasi divisi nell’impostazione scenica ma, grazie alle fonti letterarie possiamo ben ricollegare il vero senso del mito, che si riferisce alla caccia del cinghiale calidonio, alla partecipazione di molti eroi, fra cui i Dioscuri, e soprattutto all’amore fra Meleagro ed Atalanta, sentimento involontariamente ma fatalmente foriero di tante tragedie.
Giulia Masone