
Titolo dell'opera: Caduta di Icaro
Autore: Jacopo Robusti, detto il Tintoretto
Datazione: 1541 circa
Collocazione: Modena, Galleria Estense
Committenza:
Tipologia: dipinto
Tecnica: olio su tavola
Soggetto principale: caduta di Icaro
Soggetto secondario:
Personaggi: Icaro e due figure con la corona
Attributi:
Contesto: all’aperto
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini: Pallucchini R.- Rossi P., Tintoretto: le opere sacre e profane, Milano 1982, p. 304 n. 38
Bibliografia: Pittaluga M., Il Tintoretto, Bologna 1925, p. 278; Pallucchini R., I dipinti della Galleria estense di Modena, Roma 1945, pp. 173-176; Ghidiglia Quintavalle A., La Galleria Estense di Modena, Roma 1967, pp. 16-17; De Vecchi P., L’opera completa del Tintoretto, Milano 1970, pp. 86-87; Pallucchini R.- Rossi P., Tintoretto: le opere sacre e profane, Milano 1982, pp. 16-17, 134-135; The Oxford guide to classical mythology in the arts 1500–1990, University Press, Oxford 1993, p. 587; Mason S., Intorno al soffitto di San Paternian: gli artisti di Vettore Pisani, in Jacopo Tintoretto nel quarto centenario della morte. Atti del convegno Inernazionale di Studi (Venezia 24-26 novembre 1994), a cura di Rossi P. e Puppi L., Venezia 1996, pp. 71-75; Güthmuller B., Mito, Poesia, Arte. Saggi sulla tradizione ovidiana nel Rinascimento, Roma 1997, pp. 275-289; Nichols T., Tintoretto tradition and identity, Londra 1999.
Annotazioni redazionali: Questo dipinto fa parte di quattordici tavole ottagonali con episodi mitologici, appartenenti alla Galleria Estense di Modena, acquistate nel 1653 a Venezia, dove forse decoravano il soffitto di un locale nel palazzo dei conti Pisani di San Paterniano, e offerti nel 1658 a Francesco I. La decorazione con le favole tratte da Ovidio potrebbe ricondursi alle nozze di Vettore Pisani con Paolina Foscari del 1542. Una decorazione nuziale impressionante affidata ad un giovane Tintoretto che nonostante la giovane età presenta un’esplosione stilistica: potenti scorci dal basso, movimenti esasperati, equilibri precari, punto di vista ribassato. Per spiegare queste ardite invenzioni prospettiche è stato ipotizzato un viaggio a Mantova dove Tintoretto abbia potuto osservare il manierismo di Giulio Romano, ipotesi possibile dato che a Mantova il Tintoretto aveva un fratello. La scelta dei miti rappresentati suggerisce un raggruppamento degli ottagoni secondo alcuni temi: amore degli dei, amore tra dei e umani e superbia punita. L’attribuzione di Icaro è ancora discussa per la posizione della figura che sembra salire dei gradini di una scala alla cui sommità compaiono due figure entrambe con la corona. Güthmuller interpreta questa figura come Ippomene.
Daphne Piras